Cristiano Ruiu, nostalgico di un passato… ormai trapassato

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Ultimamente mi è capitato di leggere numerosi articoli di giornalisti o tifosi rossoneri che scrivono su diversi siti o blog online. Così, click dopo click, sono arrivato sul sito calciomercato.com, dove ho potuto leggere pezzi di Cristiano Ruiu, noto giornalista e tifoso rossonero che presenzia regolarmente nella trasmissione QSVS di Telelombardia. Ho passato in rassegna alcuni suoi articoli, cito i titoli di quelli che più mi hanno fatto riflettere:

  • Milanmania: tifosi milanisti, se Donnarumma va via è colpa nostra
  • Milanmania: contro Raiola non si vince, Fassone adesso l’ha capito
  • Milanmania: squadra da PlayStation. Non servono figurine, ma certezze e chiarezza sul caso Suso

Dopo averci meditato un po’ su, ho elaborato le mie considerazioni su quanto scrive questo giornalista – tifoso. Innanzitutto giudicare la nuova dirigenza, dopo appena tre mesi di gestione, mi pare prematuro e sconsiderato. A mio avviso bisognerebbe aspettare perlomeno una stagione prima di emettere sentenze. Il lavoro svolto finora dal duo Fassone-Mirabelli a me sta piacendo, considerando la situazione che hanno ereditato dalla precedente dirigenza. Ruiu descrive il team che si sta allestendo come una squadra da Playstation composto solo da figurine. Come ho scritto poc’anzi, prima di giudicare, sarebbe opportuno aspettare i risultati che Montella saprà raggiungere con questi giocatori. Inoltre quest’anno abbiamo fatto mercato non come gli ultimi anni, quando si sperava in acquisti a parametro zero, oppure si andava in giro ad elemosinare giocatori in prestito senza voler spendere un solo euro. Non elogio e non critico Galliani perché nella sua carriera ha saputo fare grandi colpi e ottenere immensi risultati, ma al tempo stesso ha saputo prendere grandi chiaviche (per citare un esempio recente, Bertolacci a 20 milioni è pura follia). E Suso ha ancora due anni di contratto, quindi, tempo al tempo. Sarà anche da Playstation ma, giocare ai videogiochi, piace (quasi) a tutti.

Passo adesso al caso Donnarumma. Leggo che se Donnarumma fosse andato via, la colpa sarebbe stata di noi tifosi perché eletto troppo presto nuova bandiera del Milan. Mi scuso con Ruiu se noi, semplici tifosi, crediamo ancora nei valori, valori espressi da giocatori storici come, ad esempio, Maldini (tralasciando il suo burrascoso addio), Zanetti e Totti. Cosa ci saremmo dovuti aspettare da un portiere che bacia la maglia allo Juventus Stadium dopo il turbolento finale di partita, che ripete che il Milan è la sua squadra del cuore, che gli sarà sempre riconoscente? E’ vero, non siamo più nel mondo del calcio di un tempo, ma un rinnovo da 4 o 5 milioni di euro all’anno ad un diciottenne, dopo appena una stagione ad alti livelli, mi sembra davvero una gran bella proposta. Ricordiamoci che più di un giovane su tre in Italia non ha un’occupazione. Un vero top player, come lo definisce Ruiu, non è solo un giocatore in grado di spostare gli equilibri o capace di grandi giocate, ma è anche una persona in grado di capire certe cose, qualità che a Donnarumma, forse (io almeno il beneficio del dubbio lo lascio), è mancata. Guardando al campo poi, l’Europe under 21 di Gigio, non è stato proprio da top player.

Leggo anche che con Raiola “non si vince”, questo può essere vero, ma non del tutto. E’ innegabile che Raiola abbia fatto gli interessi del proprio assistito facendogli firmare un contratto sontuoso, ma a che prezzo? Prima tutti credevano Gigio un grande giocatore e una brava persona, ora invece? Ed ora cosa pensa l’opinione pubblica di Mino? Il peggior autogol di questo procuratore è stato il ricorrere alla stampa, con la famosa conferenza stampa organizzata a dovere, proprio da una persona che l’ha snobbata per anni. Lo sbaglio di Fassone e Mirabelli è stato, a mio avviso, il voler rincorrere un giocatore che ha manifestato fin troppi dubbi riguardo la sua permanenza al Milan, mettendo gli interessi economici al primo posto. Non sei convinto? Non vuoi rimanere? Bene, cercati un’altra squadra e vai via, dopotutto di portieri bravi in giro ce ne sono. Una semplice domanda: perché il rinnovo di Jack Bonaventura, che ha sempre Raiola come procuratore, si è risolto nel giro di pochi giorni senza alcun caso mediatico? Spero non mi si risponda che il merito è stato di Galliani. Le ragioni sono altre e, su questo, non ho dubbi.

Concludo qui questa mia lunga disquisizione riguardo questi articoli firmati Cristiano Ruiu, a mio parere fin troppo velenosi nei confronti di una dirigenza che si è insediata da nemmeno tre mesi e che sta cercando di risolvere i numerosi problemi ereditati dalla precedente gestione. E’ innegabile che abbia uno stile differente rispetto ai predecessori, ma, prima di emettere sentenze e giudizi, forse è bene aspettare i risultati ed i primi riscontri sul campo.

Caro Ruiu, i tuoi articoli sembrano voler esprimere la mancata accettazione di un passato che è (per l’appunto) passato. L’epoca oramai è cambiata, bisogna farsene una ragione.

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2 commenti su “Cristiano Ruiu, nostalgico di un passato… ormai trapassato

  1. Ciao . Sei stato anche fin troppo generoso nei confronti di uno pseudo giornalista che MAI è stato coraggioso e obiettivo e MAI MAI e MAI ancora si è lanciato in critiche verso l’operato di GALLIANI . Premesso che chi ha smantellato la società prima ancora della squadra è Silvio Berlusconi , che ha allontanato esperti di settore e osservatori capaci lasciando l’anziano Galliani in balia di se stesso . Oggi il Milan non è piuù uno strumento di propaganda politica , ma c’è chi ancora la propaganda la fa (Cristiano Ruiu) mostrando una evidente riconoscenza personale (altro non si giustificherebbe ) verso chi ha devastato il Milan per 5 lunghi anni . Cristiano Ruiu è un marchettaro . Il primo a gufare contro l’anno prossimo . Il primo bastion contrario . Un persona con un evidente problema , un cordone ombelicale ancor attaccato alla figura del potente Adriano Galliani . Non è credibile e non rappresenta il tifo rossonero . Invito a manifestare il proprio dissenso come me e altriverso questo ipocrita e impostore che dal suo pulpito facendo le veci di Adriano Galliani attacca una nuova dirigenza che con entusiasmo e difficoltà sta costruendo qualcosa di nuovo e importante laddove non vi erano altro che macerie .

    • Ciao, pienamente d’accordo con te su Ruiu, che ha ben poco ha che fare con i caratteri di un buon giornalista. Evidente il suo remare contro la nuova società e il difendere a tutti i costi la vecchia dirigenza. Prendiamolo solo per quello che è, e andiamo avanti: un commentatore spicciolo, che sarà il primo a salire sul carro dei vincitori dovessimo andare bene il prossimo anno, il primo a criticare da “professorone” in caso contrario.

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