La dura legge del gol condanna gli azzurri. Le pagelle

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Buffon 6: Un intervento e mezzo, in una serata per lui professionalmente tranquilla, ma interiormente molto tormentata. Una carriera con tante vittorie importanti. E tante finali importanti perse, come questa.

Barzagli 5.5 Alcuni pericolosi errori nei passaggi non macchiano troppo una prestazione complessivamente adeguata, in cui riesce anche a tentare la sorte con la capoccia, invano.

Bonucci 6: Interpreta la battaglia da vero soldato. Ferito e dolorante, è fra gli ultimi ad arrendersi.

Chiellini 5,5: Fa il suo con ruvidità ed esperienza, proponendosi anche in territori che non dovrebbero essere i suoi.

Candreva 4.5: A tratti imbarazzante per imprecisione e incapacità di crossare con pericolosità. Di cross lenti e molli quanti ne volete, in questo è proprio bravo, nulla da dire. Ma il calcio non è solo cross e tiro: esiste anche un gesto tecnico più difficile e articolato chiamato dribbling (dal 75′ Bernardeschi s.v.)

Parolo 5.5: Capita anche a lui l’occasione della vita, non a caso di testa. Non la sfrutta. Peccato, nel complesso è stato fra i migliori della sventurata serata.

Jorginho 6 Molto più incisivo di Verratti, per buona parte del match dirige lui la baracca con personalità e piedi adeguati.

Florenzi 5.5: Va vicino al gol che lo avrebbe fatto diventare l’eroe della serata. Per il resto ci mette quantità, spirito di sacrificio e la solita abnegzione, ma non basta.

Darmian 4.5: Lo specchio di Candreva: non un cross che sia buono, in più ci aggiunge qualche brivido difensivo (dal 64′ El Shaarawy 6: un suo bel tiro viene parato da Olsen. In quello che era il suo stadio, per oltre 20 minuti mette in apprensione la retroguardia scandinava.

Gabbiadini 4.5 Chi l’ha visto? Non riesce mai a liberare il suo buon tiro. La mossa di Ventura non produce nessun miglioramento offensivo (dal 64′ Belotti 5: in tempo per piangere anche lui sul prato erboso)

Immobile 5: Primo tempo: Jorginho gli offre un palla d’oro, lui la spreca. Secondo tempo: altra buon occasione, lui tira fuori dallo specchio della porta.

Ventura 4: Jorginho poteva essere inserito qualche partita prima, El Shaarawy anche. Completamente inutili i cambi di una serata maledetta, che con un pò di fortuna sarebbe finita diversamente. Ma affidarsi alla fortuna in ultimo appello non è mai conveniente, nè saggio, nè bello. Era molto convinto di riuscire ad andare in Russia, ora farà fatica anche ad andare in un qualunque bar. In Italia.

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