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Milan ad Elliott, Yonghong Li è fuori

DiStefano I.

Lug 7, 2018
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Countdown finito: i 32 milioni di euro che il presidente Yonghong Li doveva restituire al fondo Elliott entro la mezzanotte del 6 Luglio non sono pervenuti. Ogni tentativo di procrastinare il rimborso del debito da parte di Li è stato respinto e dalla prossima settimana la società di Paul Singer potrà prendere possesso del club rossonero: in Lussemburgo è tutto pronto per completare l’iter burocratico necessario all’escussione del pegno.

In attesa di un comunicato ufficiale da parte di Elliott (o dell’A.C. Milan stesso) è difficile capire quale sia lo scenario più plausibile per l’imminente futuro societario. Non è totalmente da escludere la concessione di un’ultima possibilità all’ormai ex presidente: trovare una somma pari a circa 420 milioni di euro, tali da rimborsare Elliott sia del prestito dei suddetti 32 milioni sia del debito pregresso di 380 milioni (interessi inclusi). Una somma che potrebbe essere rimediata tramite una “vendita lampo” ad uno dei potenziali acquirenti entrati in contatto con Yonghong Li in questi mesi.

Del resto il fondo speculativo americano non avrebbe nessun interesse a gestire direttamente il club rossonero e mettere mano al bilancio di una società che ogni anno “brucia” tra i 50 e gli 80 milioni di euro. Ben più facile sarebbe levarsi rapidamente la patata bollente dalle mani, “accontentandosi” di non perdere il capitale investito. Improbabile tuttavia che in tempi così stretti l’imprenditore di Hong Kong riesca a rimediare una somma tanto ingente (o un partner facoltoso): gli scenari più verosimili sono altri, considerando che eventuali acquirenti preferirebbero trattare direttamente con Elliott.

Il primo di questi porterebbe effettivamente Elliott ad una gestione “ad interim” del club per la prossima stagione. Una gestione prodromica alla cessione al miglior offerente e quindi volta alla sistemazione dei conti, al riassetto societario e alla valorizzazione degli asset (ovvero dei calciatori). Il secondo prevede una vendita in tempi più rapidi, possibilmente entro fine anno, in modo tale da non doversi occupare troppo a lungo della gestione societaria.

Uno scenario che diverrebbe molto concreto nel caso in cui Elliott in questi mesi avesse instaurato, come sembra, contatti approfonditi coi potenziali acquirenti. I nomi di Thomas Ricketts (Proprietario dei Chicago Cubs), Stephen Ross (Patron dei Miami Dolphins) e Rocco Commisso (Presidente dei New York Cosmos) circolano da tempo negli ambienti, ma non sono da escludere novità relative a fantomatici mister X fino ad ora rimasti nell’ombra.

La prossima settimana sarà in ogni modo dirimente. Lunedì la squadra si ritroverà a Milanello (eccezion fatta per chi ha partecipato ai Mondiali in Russia) per la presentazione della nuova maglia e l’inizio della preparazione estiva, il mercato è ancora tutto da imbastire (tanto in uscita quanto in entrata) e la questione dell’esclusione dell’Europa League dovrà essere discussa in tempi brevi dinnanzi al TAS di Losanna (audizione entro il 15 Luglio e sentenza entro il 20 Luglio circa).

Per non mettere a rischio la prossima stagione sportiva e imbastire una squadra di buon livello fare chiarezza è doveroso sotto ogni punto di vista: soprattutto nel rispetto di tifosi delusi, allibiti e sconcertati per le vicende societarie.

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