Milan – Cagliari 2-1, le pagelle dei rossoneri
Donnarumma 6 Piuttosto sicuro con le mani per quanto non troppo impegnato dal Cagliari. Tuttavia non sempre si disimpegna efficaciemente coi piedi.
R.Rodriguez 6.5 Piedi buoni, esperienza, savoir faire, cross efficaci. Eppure non è ancora al top.
Musacchio 5.5 Elementare e non sempre impeccabile. Si nota davvero poco. E’ un bene o un male?
Bonucci 6 Un po’ troppo rude e non sempre pronto in fase difensiva. Imposta con lucidità ed è protagonista di un episodio da rigore. Anche l’ammonizione getta una piccola ombra sulla sua gara.
Conti 6 Vispo, a tratti incontenibile, peccato che il suo spirito propositivo non sempre venga colto dai compagni. E comunque anche lui ha le sue pause. Tutto normale, siamo in agosto.
Kessie 5.5 Una ammonizione, un grave errore e alcuni attimi di nervosismo in una gara non brillante. Brevi sprazzi di iniziativa non bastano.
Montolivo 6 Media fra il 7 della prima parte del match e il 5 della seconda parte, quando diventa quasi inguardabile. Probabilmente non regge più di 60 minuti e Montella dovrà tenerne conto. Comunque molto bene nel primo tempo.
Calhanoglu 5 Per lunghi tratti sembra procedere col ritmo compassato del peggior Keisuke Honda. Da lui i tifosi si aspettano molto di più. Dal 63′ Biglia 6 Entra e mette ordine.
Suso 7: Calcio di punizione esemplare, decisivo per i 3 punti. Un assist d’oro. La nazionale azzurra dovrà vedersela anche con lui, fra non molto.
Cutrone 7: Tre partite ufficiali tra campionato ed Europa League e 3 gol fortemente voluti, alla Inzaghi. Se continua così arriva dritto in Russia. Non allo Spartak Mosca. Al Mondiale. Dal 33′ st Kalinic 6 Prezioso un suo intervento… difensivo.
Borini 6.5: Generosità che fa rima con utilità. Arriva anche ad impegnare seriamente il portiere, pur senza trovare il gol (dal 96’ Antonelli sv).
Montella 6: I suoi cominciano bene, ma finiscono male. Comunque sono arrivati 6 punti in due partite, più una qualificazione in Europa. In agosto ci sta che non tutto quadri alla perfezione, tanto più in una squadra completamente rivoluzionata.
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