Milan-Genoa 2-1, le pagelle dei nostri

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DONNARUMMA Primo tempo 5,5: al minuto 14 para su Kouame. È distratto con i piedi e al minuto 38 commette une rrore in palleggio da farci alzare la pressione a 260. Secondo tempo 7: si allunga tutto quanto è alto per la paratona su Lazovic al minuto 81. Salva la partita e vale voto e il biglietto dello stadio.

MUSACCHIO Primo tempo voto 6+: si vede poco perché Piatek gira prudentemente al largo e il Genoa attacca(si fa per dire) più sull’out di Rodríguez. Secondo tempo voto 6,5: come nel primo tempo. Piatek addirittura viene sostituito, perché non la vede mai. Serata tranquilla come davanti al caminetto in pieno inverno.

ROMAGNOLI Primo tempo voto 6: il Genoa anche quando tiene palla non è mai pericoloso. Lui osserva attento esicuro. Secondo tempo voto 6,5: sfigato nell’occasione dell’autogol. Si rifà con gli interessi inventando di sana pianta il pallonetto millimetrico che uccella Radu per i 3 punti. Fondamentale.

RODRIGUEZ Primo tempo voto 6,5: torna nei 3 di difesa dopo lungo tempo ed è su ogni pallone che passa dallesue parti. Fosse proprio quello il suo ruolo? Secondo tempo voto 6,5: Si allarga e si stringe a fisarmonica e nel finale partecipa all’assalto per la vittoria.

SUSO Primo tempo voto 6,5: pronti via e al minuto 4 affonda Radu col solito immancabile (e immarcabile) sinistro da fuori area. Non per colpa sua un po’ si affloscia. Soffre la mancanza del gemello di linea (Calabria o Abate che sia). Secondo tempo voto 6,5: dopo il gol del Genoa, riportato nella posizione canonica si rianima e ritorna sgusciante.

KESSIE Primo tempo voto 6-: piazzato in una inedita posizione di esterno di difesa manifesta il suoimbarazzo non assistendo Suso come dovrebbe. Al minuto 17 va in profondità e colpisce l’esternodella rete. Secondo tempo voto 6-: riportato in mezzo, ritrova se non altro lo spazio amico e la confidenzacon la manovra risultando però sfortunato come al minuto 68 quando impegna Radu severamente da dentro l’area. Non è al meglio e si vede ma non fa mancare mai grinta e impegno.

CALHANOGLU Primo tempo voto 6-: Gattuso lo mette in posizione centrale sperando nei suoi piedi buoni per surrogare l’assenza di Biglia. Troppo morbido nei contrasti, al minuto 28 tira debolmente su punizione. Secondo tempo voto 6-: riportato nella linea dei 4 e sull’out sinistro va un po’ meglio, ma solo unpo’. Tira a fil di palo al minuto 72, poi esce.

BAKAYOKO Primo tempo voto 6-: parte bene, da piovra, sradicando palloni su palloni. Quello sa fare. Se prova a fare altro, sono guai e lo vedremo dopo. Secondo tempo voto 6-: infatti, si fa puntualmente coinvolgere nell’azione del pari degli ospiti cercando di giocare in piena area di rigore un pallone appena recuperato. Non bisogna chiedergli altro che rubare palla.

LAXALT Primo tempo voto 5: si muove velocemente ma senza l’efficacia vista contro la Samp. Sembra come frenato. Secondo tempo voto 5: come nel primo, dopo di che esce per Abate.

HIGUAIN Primo tempo voto 6: al minuto 21 colpisce di destro senza fortuna. Girovaga per il campo allaricerca della palla novello seconda-punta. Secondo tempo voto 6,5: al minuto 46 impegna severamente Radu. Al minuto 63 impegna severamente ancora una volta Radu. Non è nella sua serata migliore, ma la sola presenza rappresenta una minaccia.

CUTRONE Primo tempo voto 6: al minuto 9 va al tiro da fuori senza fortuna. Palle sporche, molti falli, grandemovimento come sempre. Secondo tempo voto 6: il compagno di reparto gioca troppo distante da lui e l’intesa non si concretizza mai. ABATE S.V.: entra in tempo per un cross che ricorda quelli memorabili di Candreva. Restituisce alla squadra una parvenza di logica.

CASTILLEJO Voto 6: rimpiazza Calhanoglu. Fa meglio del turco nonostante il poco tempo.

GATTUSO Primo tempo voto 5: va nel pallone quando perde Biglia nel pre-partita. Allora rispolvera una sorta di linea a 3 difensiva, ma poi, forse pentito abbassa Kessie sull’out di destra, con il risultato di non avere spinta e sostegno sulla fascia per Suso e meno presenza in mezzo al campo dove Calhanoglu non ha il passo del regista. Dopo il gol la squadra sembra comunque poter gestire la partita, vista l’insipienza del Genoa in attacco. Secondo tempo voto 6,5: il tempo sembra scorrere tranquillo anche se la partita non passerà alla storia. Dopo il gollonzo di Romagnoli, ridisegna alla squadra secondo i suoi canoni classici e acciuffa la vittoria meritata, con le armi della grinta e della determinazione e perciò ancora più pesante, alla Gattuso tanto per dirne una. Tutti a criticare Biglia, poi quando manca ecco cosa succede. È stata evidente la difficoltà di muovere palla in mezzo al campo e davanti alla difesa. Adesso, al quarto posto, a – 4 dal secondo, con il secondo miglior attacco del torneo, si respira aria migliore. Preoccupa un po’ il numero degli indisponibili e non la fatica che quando si vince non siaccusa. Nonostante tutto, siamo lassù, e rimpiangiamo i momenti di amnesia con l’Atalanta e il minuto finale di follia nel derby. Il Genoa fa un tiro (e mezzo) verso la porta e quasi la sfanga, se non fosse per Donnarumma. Radu dall’altra parte fa belle parate ma nelle uscite alte sembra un attore comico. Solita storia già vista, spero vadano in serie B.

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