Mirabelli (quasi) come il primo Marotta alla Juve: i punti di differenza in classifica sono pochi

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Premessa. Questo non è un articolo di difesa nei confronti di Mirabelli, si tratta invece del tentativo di dare un giudizio equilibrato. Quanto sto per dire, infatti, si basa esclusivamente sui numeri di due classifiche a confronto.

Perche’ questo confronto? Perche’ nel Milan nuovi dirigenti e molti nuovi giocatori sono arrivati nei mesi scorsi, proprio come fu per la Juve nell’estate 2010 (tra l’altro proprio in quei mesi Leonardo Bonucci arrivo’ in bianconero). Ebbene, i numeri dicono che il primo Milan di Mirabelli sta andando più o meno come la Juventus 2010-2011: quella squadra ottenne in totale 10 sconfitte e 13 pareggi, quella rossonera per il momento pareggia molto di meno, ma per il resto non c’e’ una grande differenza in termini di punti.

In quel campionato, dopo 20 giornate disputate la Juve aveva totalizzato 34 punti. Nella corrente stagione, dopo lo stesso numero di giornate il Milan ha 28 punti, cioè 6 punti in meno. Basterebbe che non ci fosse stato il gol di Brignoli e la differenza di punti sarebbe solo di 4 lunghezze. Veramente poco, ma anche 6 punti sono pochi.

All’epoca, fino a gennaio inoltrato Gigi Delneri diceva che la stagione bianconera era in linea coi i programmi societari, nonostante la sua squadra fosse gia’ uscita dall’Europa League. Come tutti sappiamo, a fine stagione Delneri fu mandato via e al suo posto arrivo’… Antonio Conte. E volete saperne un’atra? Dati alla mano, il primo Milan di Montella, quello dello scorso anno, fece meglio della prima Juve di Marotta: 63 punti contro 58.

Non sappiamo se i punti alla fine di questo campionato saranno più o meno 58 come furono quelli della Juventus di quella annata, ma potrebbe anche darsi, se i rossoneri sapranno reagire almeno un pò alla crisi dell’ultimo Montella e del primo Gattuso. Se cio’ accadra’, a quel punto anche i giudizi, ed i confronti, potranno essere più precisi ed equilibrati. Come esplicato prima, la Juventus ebbe difficoltà e andamento molto simili a quelle che sta avendo il Milan, quando i nuovi (e più esperti dirigenti) si insediarono a Torino. Con una differenza: a quel punto della  stagione i bianconeri erano già fuori da Coppa Italia e Europa League, dopo aver pareggiato tutti gli incontri del gruppo A. Il Milan è ancora in corsa in entrambe le competizioni.

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