Tempi Rossoneri

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Il mondo del pallone fra torrone e panettone

DiEgidio

Dic 24, 2015
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panettone

Anche quest’anno il nostro amico campionato si prende due settimane di riposo, lasciandoci nella solitudine più nera. Ce ne faremo una ragione, ma soltanto per non farci prendere dallo sconforto mentre seguiremo la Premier League che invece scende in campo anche tra Natale e Santo Stefano. Ma quelli sono inglesi. Da qui al 6 gennaio solo chiacchiere e distintivo, calciomercato a go-gò e pettegolezzi da spiagge (quelle dove vedremo spaparanzati, in bella compagnia, i nostri idoli domenicali). Pazienza. Faremo zapping furioso alla ricerca di qualche replica.

In Italia, lo stop è da manuale, perché bisogna riposare, recuperare gli infortunati tra una fetta di panettun e una di torrone. E poi, non si può giocare perché i campi sono ghiacciati. Nel frattempo, si organizza un bel Sassuolo – Torino nel tardo pomeriggio, tanto nella bassa Padana la nebbia non c’è mai. Siccome non è così, la partita viene rinviata. E il recupero? Ovvio, nel mese di gennaio, alle 20:45. Fantastico.

Nel frattempo, il campionato continua a non avere un padrone. La Lazie smaschera la seconda squadra di Milano, piazzando la miglior partita dell’anno e facendo saltare i nervi a mezzo spogliatoio dei Mancio Boys. Felipe Melo si ricorda che in un’altra vita ha praticato il kung-fu e ne stende quanti ne può, ma al solo scopo di allungarsi le vacanze. Il Mancini ci mette del suo, rischia con la formazione iniziale, credendo che, come in passato, prima o poi, la palla buona vada a finire in rete per poi potersi limitare a difendere il risultato. Stavolta gli va male, però. Continuo a dire che l’Inter non gioca bene e sinora ha solo concretizzato tutto quello che poteva. Nessuno dice che spesso il migliore in campo dei nerazzurri è stato il portiere Handanovic… e quando hai il portiere il migliore dei tuoi, vuol dire che l’avversario ha tirato in porta, eccome, altro che difesa di ferro. Il numero “1” rossonero, chiunque egli fosse, all’epoca di Tassotti, Baresi, Costacurta e Maldini trascorreva interi pomeriggi da spettatore non pagante, ricordiamocelo. Quella sì che era difesa di ferro.

Dietro, ringraziano tutte, la Giuve in primis. I bianconeri, espugnano il Braglia e infilano la settima consecutiva, rilanciandosi verso la vetta. Max acciughina sembra avere trovato la quadratura e alternando, a volte apparentemente senza ragione, i giocatori a sua disposizione. Sceglie Mandzukic al posto di Morata, si affida al talento di Dybala e alla crescita di Pogba e torna a fare paura a tutti.

Il Napule esce vittorioso e con merito devo dire, dalla trappola tesagli dall’Atalanta. Trascinato dal fenomeno Pipita, riparte dopo la distrazione di Bologna. La squadra di Sarri potrebbe avere accusato un fisiologico calo di condizione, soprattutto mentale, dopo una lunga serie di risultati positivi. La vittoria viene avvalorata dalla buona prestazione dei ragazzi di Reja che tutto sembrano tranne che una squadra di Reja.

La Viola ha buon gioco sul Chievo e si mantiene in zona nobile, facendo poca fatica, invero, e attutendo i malumori di Giuseppe Rossi il quale ha capito che deve cambiare aria.

La Riomma allenata non si sa bene da chi, riesce nell’impresa titanica di battere i resti del Genoa che ha mostrato la faccia truce solo contro di noi. A Trigoria si rincorrono i fantasmi, si dice si aggiri quello di Spalletti. La proprietà ha delle idee, la dirigenza altre. Vedremo chi la spunterà. Nel frattempo, la squadra gioca che peggio non si può e la confusione è rappresentata da Dzeko che, come uno zombie, vaga per il campo alla ricerca del posto dove mettersi. La condizione atletica è deficitaria. Ai ritmi della Roma anche io potrei avere qualche chance. Forse si stanno preparando al rientro di Totti… A sbrogliare la pratica ci pensano Florenzi e il ragazzo Sadiq, il nuovo fenomeno di moda. A tutti e due suggerisco di andare via per avere speranze di una buona carriera. Altrimenti il primo diventerà un secondo De Rossi e il secondo farà la fine dei vari Ugolotti, Casaroli, Tovalieri, Baldieri e compagnia bella, potenzialmente molto bravi, ma incapaci di emergere dall’anonimato. Lo scorso anno si diceva un gran bene di Verde. Che fine ha fatto? E’ al Frosinone, se non lo sapete… ma soprattutto, non gioca titolare nemmeno lì.

Dei nostri abbiamo detto, confido nel fatto che si approfitti di questo periodo forzato nella giusta misura. Riposo, sì, ma con giudizio. Finalmente, niente tornei in luoghi esotici, con fuso orario da smaltire e finte partite da disputare. Si sta a Milanello e ci si allena e si sta insieme. Stop. Non abbassare la guardia!

Ma questo è quello che osserviamo adesso. Spesso, in passato, la sosta ci ha riservato sorprese, più o meno gradite, ripresentandoci alla ripresa squadre diverse da quelle che avevamo lasciato.

Sarà così anche stavolta? Aspettiamo la Befana per vedere a chi sarà andato di traverso il cenone. Intanto, auguri.

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