Portogallo – Italia, le pagelle degli Azzurri

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Donnarumma 7: senza dubbio il migliore anche stasera. Se gli Azzurri non subiscono un passivo peggiore lo devono a lui, autore di una grande parata su Bernardo Silva e di altre tre buone parate.

Lazzari 5: perde nettamente il duello con Bruma, forse perché abituato a giocare quinto di centrocampo in una difesa a tre e non terzino nella difesa a quattro. Forse non adatto a questi livelli.

Romagnoli 6: il migliore dei quattro in difesa, salva sulla linea un gol praticamente fatto, e si rende utile in numerose circostanze, non però nel gol del suo ex compagno Andrè Silva.

Caldara 5: evidentemente non abituato a giocare in una linea a quattro, sbaglia numerosi palloni ed è protagonista in negativo sul gol dei portoghesi. Gattuso ha ragione a non farlo ancora giocare.

Criscito 5,5: anche lui in ritardo in occasione del gol, si limita al compitino in fase difensiva e non si fa vedere in fase offensiva. (Dal 74’ Emerson 6: si fa notare più per la voglia e la vivacità che per altro, ma in questa squadra già è molto).

Bonaventura 5,5: non bene neanche il nostro Jack, che cerca di sfruttare qualche buona ripartenza, ma senza mai incidere troppo.

Jorginho 4,5: ancora male dopo il match con la Polonia, evidente la differenza con gli schemi di Sarri e con la qualità che ha a disposizione l’ex mister del Napoli.

Cristante 4,5: costantemente in ritardo su quasi tutti i palloni, non gioca che in orizzontale, segno di non essere a suo agio in quella posizione del campo. (Dal 79’ Belotti s.v.: non ha tempo per incidere in una squadra completamente allo sbando).

Chiesa 5,5: anche lui fuori posizione, largo a destra con compiti anche difensivi, riesce a fare ben poco per cambiare le sorti della gara.

Zaza 5: ritorna titolare in Nazionale dopo 27 mesi ma non combina granché. Si fa vedere solo per un colpo di testa e nulla più. L’Italia avrebbe bisogno di un attaccante di maggior spessore.

Immobile 5: non ha fortuna nella sua prima gara con la fascia di capitano. Cerca costantemente il dialogo con Zaza, ma senza ottenere nulla di buono. Può far poco per mettere lo zampino sulla gara. (Dal 59’ Berardi 5: evanescente anche lui, si fa vedere solo per un cartellino giallo).

Mancini 4: la squadra sembra aver perso completamente la bussola e molte colpe sono proprio del ct. Va bene la poca qualità generale del calcio italiano, ma molti giocatori appaiono confusi e fuori posizione. Impossibile crescere in questo modo.

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