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Protagonisti: Honda, l’imperatore ossigenato

DiMirko

Mar 20, 2014
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hondaiiHa preferito una colonnina di euro ad una montagna di rubli moscoviti: dalle sue parti il Milan di Sacchi e Capello ancora risuonano trionfali, e sarà per questo che il suo sogno è sempre stato indossare la casacca rossonera, e sarà forse anche per questo che in passato saltarono le trattative per PSG e Lazio. Nel 2010 però arriva al CSKA di Mosca dopo essere divenuto già una star nel suo Paese: i jeans arrotolati al polpaccio, il doppio orologio e la t-shirt scollo a V sono ormai diventati un marchio indelebile del suo personaggio. Fortuna per lui che il clima ostile russo e l’erba finta del Luzhniki non gli impediscono di disputare ottime stagioni, nelle quali ha segnato 28 gol e realizzato 29 assist. E questi non sono gli unici numeri con cui si presenta nella Milano rossonera: ad esempio è anche uno dei pochi riusciti ad andare a segno da calcio piazzato in ben 3 Continenti: Asia, Europa, Africa. Il colpo preferito e più bello del giapponese è il Mukaiten o in inglese Knuckleball, tipo di punizione diventata famosa con Juninho, Pirlo e Cristiano Ronaldo e che Honda ha mostrato al mondo nell’ultimo Mondiale in Sudafrica contro la Danimarca.
Per ora al Milan non ha dimostrato nulla di tutto ciò, segnando un solo gol in Coppa Italia contro lo Spezia, ma c’è chi scommette su di lui per l’annata 2015-2016… sarà la volta buona?

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