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Storia di un difficile riscatto

DiMirko

Feb 25, 2014 #Galliani, #Rami, #Taarabt
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galliani-tristeUn uomo dall’aria losca, capo chino a terra, visibilmente agitato si aggira per le strade di Milano. Alcuni giurano di averlo visto parlare tra sé, in preda a qualche delirio nascosto nei meandri della propria mente. Ma noi di Tempi Rossoneri in esclusiva abbiamo smascherato quella figura misteriosa: è Adriano Galliani. Seduti in un bar ci ha raccontato cosa terribilmente lo agita e perché ormai notti insonni lo accompagnano costantemente. Dopo le ultime uscite, stampa e tifosi all’unanimità hanno evidenziato il grande exploit di Taarabt e Rami, e come ormai risultino due pedine insostituibili nello scacchiere rossonero. Ma un’altra notizia è comparsa puntuale sui quotidiani e quindi sulle bocche di tutti: il riscatto dei due è fissato a 14 mln di euro (7 al Valencia e 7 al Qpr). Già il riscatto. Questo mostro informe che pian piano sta avvicinandosi, giorno dopo giorno, per far visita al nostro Adriano.

“E ora dove prendero tutti questi soldi?” Il pensiero ricorrente. “In realtà per il 2014/15 avevo già preso per 7 euro il dog-sitter ingaggiato qualche anno fa da un mio nipote. Dicevano non fosse male come centrale una quindicina di anni fa. L’ideale per eliminare Rami”. Ormai Galliani ci apre il suo cuore. “Taarabt pensavo fosse utile quanto un maglione d’estate, a Giugno nessuno lo avrebbe reclamato”. E ora dove prendere questi dannati 14 mln? Alla fine della giornata insieme riusciamo a pensare a qualche soluzione.

  1. Nasconderli nella cantina di Milanello, e accusare Branca di averli rapiti, volendo in cambio il posto di lavoro. A Settembre si spera che spagnoli ed inglesi abbiano dimenticato la faccenda.
  2. Reclamare al grande capo un anticipo sulla paghetta, aprire il salvadanaio sulla mensola grigia e chiedere qualche prestito a vecchi amici… ma non ci siamo nemmeno.

Ormai a pomeriggio inoltrato e a caffè pagato lo sconforto regnava sovrano, finchè il nostro Adriano non trovò la soluzione definitiva. “Non si può far altro che vendere a qualche industriale arabo mio figlio Giancluca con sediolino di San Siro incorporato e sperare di ricavarci il compenso giusto. Non penso sarà male come operaio specializzato nei sediolini ergonomici da stadio”.

Tranquilli ragazzi, Taarabt e Rami hanno un futuro rossonero assicurato.

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