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Chiome Mondiali

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fellainiFellaini (Belgio)

Carismatico ed intraprendente in campo, il giocatore del Manchester United Marouane Fellaini-Bakkaoui ha certamente una delle capigliature più appariscenti del Mondiale. Nato in Belgio, a Etterbeek il 22 novembre 1987, dopo qualche anno di militanza nello Standard Liegi, va in Inghilterra per giocare nell’Everton, dove rimane per 5 stagioni segnando ben 33 gol in 177 partite, prima di passare al Manchester. Per Fellaini ci sono adesso da giocare i quarti di finale del Mondiale, occasione per lui forse irripetibile. Ha già promesso che se il Belgio vincerà la competizione, si taglierà i capelli!

boyleeJohn Boye

In questi mondiali si è distinto solo per due cose: il goffo autogol segnato nella partita fra Ghana e Portogallo e i suoi bizzarri capelli parzialmente dorati. Stiamo parlando di John Boye, giocatore del Ghana, che probabilmente per il look si è un pò ispirato al suo ben più famoso collega Paul Pogba.
Nato ad Accra il 23 aprile 1987, Boye milita in Francia, nel Rennes. Anche se la sua nazionale è stata prematuramente eliminata dal mondiale, può accontentarsi con il compenso che la federazione ghanese ha concesso ai lui e ai suoi compagni: 100 mila dollari a testa.

raul-meirelesRaul Meireles

Il Portogallo non ha disuputato un ottimo mondiale, tutt’altro, venendo eliminato al primo turno e passando tra le critiche e l’indifferenza. Di certo però in squadra il look del centrocampista Raul Meireles non è passato inosservato: in Brasile con cresta e barba lunga, un aspetto per nulla banale insomma. Peccato che il giocatore del Fenerbache non sia balzato agli onori della cronaca solo per barba e capelli, ma anche per un presunto “vaffa” all’arbitro in Germania – Portogallo (persa tra l’altro per 4 a 0). La federcalcio portoghese ha immediatamente preso le sue difese dichiarando che le immagini dell’episodio si riferiscono a delle indicazioni che il giocatore dà ad un compagno di squadra. E non dimentichiamoci le 11 giornate di squalifica subite in Turchia per uno sputo all’arbitro nel derby contro il Galatasaray (ridotte poi a 4 in quanto pare non ci sia stato sputo ma solo insulti). Insomma, un giocatore per nulla banale, in campo e non solo.

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