Forno, firme, forma, farma..

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Ha fatto così caldo in questi giorni che movimenti e pensieri di molti di noi sono stati rallentati, quasi cristallizzati dall’afa. Ma niente panico, nel forno meteorologico la cottura del nostro pane è andata avanti sembrerebbe nel migliore dei modi, difatti è già tempo di firme, di arrivi, partenze, saluti e addii. Nuove storie e nuove scommesse. I nomi li sappiamo e sappiamo anche che laddove qualcosa non è già avvenuto, in corso ci sono trattative concrete, non sogni e illusioni. 

E’ questo il momento in cui le squadre cominciano a prendere forma e il Milan non fa eccezione, anzi si distingue per malleabilità, per così dire. Il dogma è comprare e spendere con un preciso criterio. Giampaolo e dirigenza stanno plasmando la nuova creatura con idee chiare, passo deciso e pochi sentimentalismi. Via Cutrone destinazione Inghilterra, ad arrivare dovrebbe essere il portoghese Leao, attaccante probabilmente più tecnico e completo di Patrick. In difesa in arrivo c’è il brasiliano Duarte, classe ’96. In attacco è ancora viva anche la pista che porta a Correa dell’Atletico Madrid, per quanto tutto sia diventato più difficile dopo il mancato passaggio di Andrè Silva al Monaco. Step dopo step si compone un puzzle nuovo in cui ogni pezzo sembra funzionale malgrado ci siano ancora complessivamente troppi pezzi sul tavolo. Solo questione di tempo e anche loro si ridurranno, nell’inevitabile percorso di selezione.

Certamente troppo presto per i bilanci, ma tempo più che giusto per gli slanci, facendo comunque attenzione a non farsi male, come accaduto ad alcuni rossoneri in fase di preparazione (Romagnoli, Suso, Musacchio, Rodriguez) e al nuovo acquisto Theo Hernandez nell’amichevole con il Bayern Monaco. Il francese a quanto pare non tornerà proprio prestissimo. Peccato davvero. Sembrava tutto troppo bello..

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