La mancanza di rispetto. Che fa rima con causa e effetto

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Rangnick-Maldini

La “mancanza di rispetto”, a mio parere, è un concetto non precisamente definibile, purtroppo c’è un qualcosa di vago nei suoi contorni. Sarebbe certamente bello definirlo in maniera precisa all’interno di un perimetro che ne stabilisca le misure esatte. Purtroppo non è così e anche se si tentasse di farlo, entrerebbero in ballo concetti altrettanto vaghi e personalissimi come l’etica del rispetto ed altro ancora. Si tratta comunque di un’espressione molto usata fra innamorati o ex innamorati, persone che si prendono e si lasciano. Si ritrovano e magari poi si riperdono per sempre, fra un’accusa e l’altra.

La mancanza di rispetto può essere molto soggettiva. Se tu dici a qualcuno: “con il dovuto rispetto, non credo che tu sia il profilo giusto per fare questo tipo di lavoro”, quel qualcuno potrebbe prendere la tua frase come una piccola mancanza di rispetto. Potrebbe anche trovarci del sottile sarcasmo dentro quelle parole. E poi, magari a distanza di tempo, potrebbe perfino farti arrivare una risposta. Ma le situazioni si allargano, sono davvero infinite. Anche cambiare allenatore dopo 7 giornate può essere considerato mancanza di rispetto, sia per l’allenatore che per la tifoseria (si era parlato di un progetto serio).

La soluzione migliore, per evitare incomprensioni di ogni tipo, è usare un pò di diplomazia. O tacere. Non fa male a nessuno, nemmeno a sé stessi.

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