Le pagelle del Milan che fermò l’armata partenopea

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DONNARUMMA 6

Sembra più preoccupato del compito di matematica che di Higuain e soci. Usa i guanti al 32’ del primo tempo e poi dopo 18’ della ripresa. Come tutti i lungagnoni gli riesce difficile buttarsi per terra e, complice la deviazione di Abate viene infilato da un tiro altrimenti innocuo. Sfida il sig. Banti su ogni rinvio dal fondo rimediando l’inevitabile giallo. Para quello che c’è da parare e Bacca gli da una mano sull’episodio del palo. FACCIA TOSTA.

ABATE 7.5

Da subito attento, sale poco chiudendo bene su chiunque passi dalle sue parti. Sfortunato sul tiraccio di Insigne, è il migliore in fase di disimpegno. In gran forma. SIMPLY THE BEST.

ALEX 6.5

Chiude alla perfezione su ogni pallone, pensando soprattutto a dare sostegno al compagno di reparto. “Mura” Higuain in area. Senza strafare, conferma il suo ottimo momento di condizione. Tra lui e Zapata stasera non c’è trippa per gatti. Trasfigurato (in positivo) rispetto al passato, dimostra che se non è frenato da infortuni, il suo contributo è assicurato. TOTEM.

ZAPATA 7

Doveva essere l’anello debole della linea difensiva. Invece, pronti, via, i primi cinque interventi efficaci sono i suoi. Come liberato dall’incubo di sbagliare, cresce e si conferma nel corso della partita. Non si prende libertà nell’impostazione del gioco, presidiando con efficacia l’area di competenza. Insieme ad Alex spegne le velleità del Pipita. Nel finale mette il ginocchione su una deviazione di Higuain. Ecco tornato il Zapata di Udine. FIGLIOL PRODIGO.

ANTONELLI 6.5

Come il dirimpettaio Abate, cura con grande attenzione la fascia, chiudendo bene la diagonale sui tagli di Callejon, che alla fine esce vinto dal dispiacere. Dimostra buona gamba, spinge poco ma sempre a ragion veduta. SENTINELLA.

HONDA 6.5

Ancora una volta risponde “presente”. Corre e contrasta in aiuto a tutti, cercando di non sprecare i palloni che passano dalle sue parti, anche se il compagno di linea Abate stasera staziona stabilmente 20 metri indietro. Dal suo piede sinistro parte il fendente arcuato per il pareggio di Bonaventura. SAMURAI.

KUCKA 6.5

Si muove a metà campo con il piglio di un buttafuori del Cocoricò alla perenne ricerca del disturbatore della quiete altrui. Ci mette piedi e fisico. Percuote come sa una sola volta, seminando il panico. Imprescindibile. WALL.

MONTOLIVO 5.5

Attenta alla nostra salute con il primo intervento che è un quasi autogol e poi sbagliando un passaggio a metà campo. Troppo impreciso negli appoggi, se non sale lui a tenere la palla, è difficile lo possano fare altri. Non si astiene mai dalla lotta, rimediando il giallo che lo costringerà a riposare la prossima settimana. Risale un po’ nel finale. PREOCCUPATO.

BONAVENTURA 6.5

Come al solito, non sta fermo un momento e si sdoppia nella fase di copertura e tessitura, cercando meno di altre volte l’accentramento alle spalle dei centrocampisti avversari. Puntuale al rendez-vous sul cross di Honda. TAGLIA E CUCI.

NIANG 6

E’ il primo che fa pressing sul portatore di palla e perciò costretto a spendere energie e molti falli. E’ anche quello che, per scelta, salta per spizzare la palla sul rinvio del portiere. Corre anche per Bacca ma è meno elettrico che in altre occasioni limitando le accelerazioni. Ha sul sinistro la palla-gol nel finale. AMATO.

BACCA 5

Non era la sua partita perché per fisico e caratteristiche non ama giocare spalle alla porta. Sembra un naufrago sull’isola deserta in attesa del messaggio nella bottiglia, però ha il merito di trovarsi al momento giusto nel posto giusto liberando dopo il palo di Maertens. Gli vale , in pectore, il 14° gol in campionato. SOLITARIO.

MENEZ 5.5

E’ arrugginito e si vede, ma dal suo piede nasce nel finale l’occasione per Niang. Mastro Sinisa ha coraggio nel buttarlo nella mischia ma peggio di Bacca non gli poteva andare. RIVEDIBILE.

BERTOLACCI 5.5 Entra e si fa vedere per un sanguinoso pallone regalato al Naples. ATTENTATORE.
BALOTELLI 6.5

Super Mario stavolta entra e si butta nella mischia con il piglio giusto. Si fa dare palla e tiene alta la squadra nel finale. Ci assale il dubbio : l’avrà fatto per convinzione o per evitare i cazzotti di Mastro Sinisa? SFINGE.

SINISA MIHAIJLOVIC 7

Nell’arco di 18 partite passa dallo 0-4 dell’andata all’ 1-1 di stasera trasformando l’Armata Brancaleone vista a San Siro in un battaglione di Marines. Nel ritorno la squadra ha il ritmo da podio, mostra carattere e convinzione e anche dopo il gol subito non ha sbandato favorita dal modulo più attagliato alle caratteristiche della rosa. Purtroppo, Mastro Sinisa ha ancora pochi cambi validi, specialmente davanti, tra convalescenti e assenti e questo rende necessaria una gestione oculata delle risorse. La strada è giusta, al San Paolo serviva un punto e così è stato. A 12 partite dalla fine, nulla è perduto. GENERALE.

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