Craiova, periferia sud est d’Europa

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Romania meridionale, circa 200 km da Bucarest: è qui che si trova Craiova, importante centro industriale, commerciale e culturale della regione Oltenia, non lontano dal confine con la Bulgaria. Con i suoi circa 300 mila abitanti, è sviluppata in gran parte sulla riva sinistra del fiume Jiu. Craiova è una città ricca di tracce storiche di un passato variegato e talvolta turbolento. Nel pieno della seconda guerra mondiale, fu proprio qui che il 7 settembre 1940 fu firmato il Trattato di Craiova, imposto dalla Germania nazista, con il quale la Romania cedeva alla Bulgaria una parte della Dobrugia.

Molto suggestivo il centro storico, caratterizzato da suntuosi palazzi costruiti in stile Brancovenesti, una particolare fusione di arte tradizionale rumena, veneziana e bizantina che si sviluppò fra la fine del seicento e gli inizi del settecento. Monumenti e chiese da segnalare: la Cattedrale Metropolitana della regione Oltenia, dedicata a San Demetrio; importante anche la chiesa ortodossa dedicata a Santo Ilie, risalente al 1720. Poi la Chiesa del Monastero di Cosuna, pochi chilometri fuori del centro abitato, che è l’edificio più antico della città (1483). Da non trascurare la presenza di interessanti musei, come il Museo Oltenia, e di vari edifici religiosi storici, come il monastero di Jitianu Monk. Craiova è costellata da numerose fontane: Popova, Obedeanu, Jianu e la “Fantana Rosie” (fontana rossa) realizzate tra il 1600 e la fine del 1800. Da vedere anche il monumentale parco Nicolae Romanescu, paradiso verde di rara bellezza.

Di grande importanza l’università della città: fondata nel 1947, conta oltre 30.000 studenti. Proprio l’ateneo esprime una delle principali squadre di calcio rumene: l’Universitatea Craiova, avversaria del Milan nei preliminari di Europa League.

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