Camomilla e tachipirina e pedalare come prima

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Riflessioni scritte poco prima dell’alba, quando la mente – dicono – dovrebbe essere più fresca. Vado di getto senza pensarci troppo, se no l’alba mi supera e nemmeno me ne accorgo.

Innanzitutto stanotte ho sognato che Donnarumma riusciva ad uscire. Ma è meglio non pensarci più. La primavera è alle porte, Kessie e Biglia sono alla sbarra, la Roma continua ad arrancare perchè ha sperimentato sulla sua pelle che perdere il derby fa male. La nazionale? Non so neanche contro chi è in procinto di giocare. Ma leggo che c’è fiducia e ottimismo. E mi adeguo.

Ma non usciamo dal seminato. Il Milan ha perso 5 partite in questo campionato: due con l’Inter (ed è gravisssimo), una con la Juve, una col Napoli, una con la Fiorentina (gravissimo anche questo, ma se ben ricordiamo eravamo falcidiati dalle assenze). Insomma, tolta la Fiorentina, si è perso solo con chi era davanti a noi. Non si è mai perso contro quelle che stanno sotto.

La versione più aggiornata del Milan di Gattuso dà la sensazione di essere una squadra quadrata, con una identità precisa ma purtroppo con pochi margini di cambiamento in corsa. Se la partita non si mette come deve, tutto diventa molto complicato e le alternative presenti in panchina non si dimostrano sempre adeguate. Una nota di merito va data a Castillejo, che ultimamente si sta distinguendo per il buon atteggiamento anche da subentrante. Andrea Conti non è ancora al top, come è normale che sia. Calhanoglu pure, come è normale che sia per uno che non è mai stato al top.

La sosta un pò di noia di certo ci costa, ma forse ci sta (e ci fa) pure bene: farà riflettere un pò Gattuso e consentirà a qualcun altro di prendere fiato. Nel derby perso sono palesati alcuni limiti tecnici e di carattere di gente come Suso e Rodriguez, anche se la serata no è stata un pò generale, da Romagnoli a Piatek a Paquetà. L’unico a distinguersi in mezzo a tanta opacità, Bakayoko.

Alla prossima giornata l’Inter dovrà vedersela con la Lazio (che ha una partita in meno): match importantissimo per gli sviluppi della situazione Champions League. Il Milan non avrà un impegno meno facile: a Genova contro la Sampdoria del capocannoniere Quagliarella bisognerà tirar fuori tante qualità per uscire con i 3 punti, condizione purtroppo necessaria per non far crollare il castello costruito finora. I #GattusoOut sono dietro l’angolo, al prossimo passo falso rispunteranno fuori tutti insieme, perchè in fondo non sono mai andati via.

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