Quanto manca ancora alla fine?
A tutti noi è capitato di assistere a qualcosa di noioso nella nostra vita: una lezione, un film, un matrimonio e chi più ne ha, più ne metta. È la stessa sensazione che il tifoso del Milan sta amaramente assaporando dal 2012. Uno di quei bruciori gastrointestinali che neanche il malox riuscirebbe a calmare. La domanda che ci poniamo è inevitabile, è il frutto di un malumore formatosi sconfitta dopo sconfitta, delusione dopo delusione, è l’emblema di un perenne stato di insoddisfazione che ci avvolge mentre parliamo di Milan. Questo cambio di rotta dell’ultimo secondo, ha destabilizzato ancora di più l’ambiente. L’atteggiamento della squadra, visto durante tutta la stagione, non vediamo come possa cambiare nelle ultime sei partite e nella finale di Coppa Italia.
Se fosse possibile spostare le lancette del calendario a fine maggio, ed evitare così di assistere ad altre prestazioni penose come quelle di sempre, noi lo faremmo volentieri. Lo scetticismo è arrivato al culmine, la rabbia per un’altra stagione fallimentare sta prendendo il sopravvento. Lo stile Milan è finito: i dirigenti hanno perso il controllo della situazione, i sedicenti giocatori passeranno alla storia come i bidoni rossoneri, anche se con il cambio generazionale avutosi negli ultimi giorni dovremmo parlare, ahimè di “brocchi rossoneri”.
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