Ancelotti: “Al Milan servono investimenti e fatturato”
L’ex tecnico rossonero Carletto Ancelotti ha parlato ai microfoni di Premium Sport. Sul suo futuro: “Bayerno Monaco? Essere accostato a una panchina importante è molto stimolante, tutti stanno aspettando la decisione di Guardiola. Non ho invece una tentazione forte per una nazionale, anche perché mi piacerebbe tornare ad allenare quotidianamente e vincere un’altra Champions League. Chi vorrei, tra i calciatori che giocano in Italia, nella mia prossima squadra? Tra gli stranieri scelgo Higuain, che ha portato il Napoli nelle prime posizioni a suon di gol. Tra gli italiani dico Insigne, Baselli, Romagnoli e Bernardeschi”. Sul Milan: “Quest’estate sono stato vicino alla panchina rossonera, Galliani ha fatto un forte pressing. Ha prevalso la mia volontà di stare tranquillo, anche per via dell’operazione, quindi a malincuore ho dovuto dire di no. Mihajlovic è stata una buona scelta: ha il carattere, le capacità e le conoscenze per riportare in alto il Milan. Ma per raggiungere i livelli più alti non bastano le idee, servono anche investimenti e fatturato”. Sul Real Madrid: “L’esonero mi è dispiaciuto, avevo ottimi rapporti con la squadra. Quando ho firmato per il Real sapevo che se non avessi vinto mi avrebbero mandato via perché è la storia del club. Ma per allenare i blancos valeva la pena correre il rischio. Mi aspettavo le difficoltà di Benitez, perché il Real Madrid è così: devi sempre e solo pensare a vincere e l’ambiente ti mette pressione. Non sono pazienti i tifosi, non lo è la stampa e non lo è nemmeno il club, a cominciare dal presidente”.
Lascia un commento