La Champions vista da fuori – 2^ parte

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champions.leagueSi è conclusa la fase a gironi della Champions League. Due squadre avevamo e due si sono qualificate, a dire il vero senza molta gloria, alla fase ad eliminazione diretta. Vediamo nel dettaglio gli esiti dei gironi.

Girone A: sin troppo facile, passano Real Madrid e PSG, le altre due non sono mai esistite. Mi domando, però, se partite come Real Madrid – Malmoe rappresentino un effettivo successo ed un miglioramento della competitività del torneo. Ribadisco che “allargare” il numero dei partecipanti di un torneo non coincide con un aumento del livello tecnico di quel torneo. La simpatia non fa rima con spettacolo.

Girone B: equilibrio totale, era ed equilibrio è rimasto sino alla fine con la qualificazione decisa sul filo di lana. Passano Wolfsburg e PSV, il Manchester UTD è il grande deluso, sebbene abbia accusato molte assenze nella partita finale. Certamente, 120 milioni spesi in estate per essere buttati fuori al primo turno non rappresentano un bel successo. L’eliminazione peraltro, è in linea con il rendimento incolore costellato di troppi pareggi nella Premier League.

Girone CBenfica e Atletico Madrid erano in testa e ci sono rimaste, scambiandosi il primo posto per il quale è stata decisiva l’ultima partita.

Girone D: la Juventus riesce nell’impresa di arrivare dietro al Manchester City pur avendolo battuto due volte! Gli inglesi ringraziano e adesso avranno ottime possibilità di arrivare ai quarti. Il Siviglia tenterà di difendere l’Europa League e il Borussia paga un inizio di stagione disastroso, pur avendo espresso un bel calcio dopo il cambio di allenatore.

Girone E: il Barcellona anche senza Neymar e con molti giovani in campo, tiene a bada le velleità del Bayer Leverkusen e agguanta l’ennesimo primo posto. Dietro, la Roma sciatta e distratta di questi tempi rischia l’inverosimile con il Bate Borisov e ringrazia il suo portiere dal cognome irripetibile.

Girone F: l’avevo detto. “Bayern ed Arsenal passeranno”, e così è stato. Occhio, perché gli inglesi, in corsa anche per lo scudetto nazionale potrebbero essere la mina vagante della competizione.

Girone G: è risultata decisiva Chelsea-Porto, come avevo previsto. Anche la Dinamo Kiev ringrazia e passa oltre.

Girone H: qui il Valencia mi delude molto e si fa buttare fuori dai vivaci belgi del Gent. Lo Zenit di Witsel e Hulk passa come primo e potrebbe essere protagonista in primavera.

L’esito della fase a gironi accerta ancora una volta che le nostre squadre sono inferiori, purtroppo, di almeno una categoria rispetto a quelle di vertice.

La Juventus non ha espresso, se non a sprazzi, un rendimento tale da inserirla tra le possibili protagoniste. Se lo scorso anno Morata era stato molto spesso l’hombre del partido, quest’anno lo spagnolo sembra essersi perso negli esperimenti tattici di Allegri, che per fare spazio a Dybala, Mandzukic e Cuadrado, lo relega sull’out sinistro dove il ragazzo non ama stare (e ci credo…). La difesa accusa forse il peso degli anni e dietro non si intravedono rincalzi all’altezza, visto il poco credito dato a Rugani. In mezzo, Pogba va ad intermittenza e Sturaro sembra essere solo un mediano. Marchisio si sta specializzando, ma non è Pirlo. Quello che fa sperare in Italia, in Europa non basta.

La Roma colabrodo si qualifica con soli 6 punti e per il rotto della cuffia… e se fossero passati i Bielorussi, chi avrebbe avuto da ridire? Nessuna squadra ha mai vinto la Champions dopo averle buscate in quel modo, seppure dal Barcellona, e la Roma non la vincerà. Adesso come adesso, si confida soltanto in una resa onorevole al cospetto dei più forti.

Il sorteggio non sarà benevolo con nessuna delle due… la speranza è che da qui a febbraio manca ancora molto e che a febbraio, come sempre, si riparte da zero.

Basterà?

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