Abbiati 6 La sua faccia sembra voler dire: ”Ora mi tocca pure giocare la Coppa Italia..”. Dalle sue parti accade ben poco.
Abate 6 Sta tornando piano piano l’Abate di inizio stagione, ci vuole ancora qualche partita di rodaggio, come è normale che sia. Di certo ci è mancato molto.
Alex 5.5 Sottotono, stranamente lontano parente dell’Alex roccioso e sicuro visto all’opera a inizio campionato. Speriamo che sia solo questione di tempo, per rivederlo su quei livelli.
Zapata 5 Sfiora l’euro-autogol e in varie, troppe occasioni appare incerto e in difficoltà. Non ci siamo proprio.
De Sciglio 5.5 Prima di essere sostituito, non si comporta malissimo come accaduto invece nelle sue ultime apparizioni, ma non vediamo ancora segnali di ripresa e questo ci preoccupa molto (46′ Bonera 6 Ci mette il solito mestiere)
De Jong 6.5 Il suo gol, decisivo per l’approdo ai quarti, risolve molte grane ad Inzaghi e vale mezza stagione. Nigel non è più spumeggiante come a inizio stagione, ma è sempre comunque uno dei più combattivi e ieri lo ha dimostrato per l’ennesima volta.
Bonaventura 6 Solita qualità, ma in tono minore. Non è stato il solito valore aggiunto, si è limitato a fare cose semplici, ma utili.
Poli 6 Fra i più reattivi del centrocampo rossonero. La palla che scaglia sulla traversa finisce sul piede di De Jong, che provvede a spedirla in rete regalandoci la vittoria.
Pazzini 6.5 Fa gol, fa il suo mestiere, a tratti davvero molto bene, e ciò rende ancora più discutibili le scelte operate da Inzaghi nei mesi scorsi: in campionato il Pazzo è stato sempre poco considerato.
Cerci 6.5 Un assist vincente e un palo: esordio promettente dal primo minuto. Magari qualche sorriso in più, eh? (dall’82’ Montolivo S.V.)
El Shaarawy 6 Quando comincia un’azione sembra ogni volta che possa spaccare il mondo, peccato che poi lo spunto non gli riesce e si conclude tutto con un accenno di ottimo proposito e nulla più. Deve tornare a saltare l’uomo come si deve.
Inzaghi 6 Sufficienza stiracchiata e grande sospiro di sollievo per Filippo, che sarà di nuovo sotto esame nella prossima giornata di campionato. Perchè gli esami non finiscono mai, specie quando tanto bene non fai.