DONNARUMMA S.V.: primo tempo da spettatore. Secondo tempo, anche. Una volta che para, era in fuorigioco Gervinho.
CONTI Voto 7,0: bella partita, specialmente sotto l’aspetto difensivo che è un po’ il suo tallone di Achille. Però, oggi oltre che chiudere bene su Gervinho in più di una occasione, si propone anche offensivamente, ricreando l’efficacia della catena di destra.
MUSACCHIO Voto 6,0: prende chi capita dalle sue parti, fosse anche il garzone del droghiere. Gioca con mestiere, esperienza, furbizia e si propone anche come partecipante alla manovra. L’assenza di una punta che sia una lo favorisce.
ROMAGNOLI Voto 6,0: al minuto 4 ha una ghiotta occasione di testa ma la spreca saltando non con il tempo giusto. Salva al minuto 32 sull’unica occasione dei locali.
HERNANDEZ Voto 7,0: ara la fascia sinistra come un trattore. È sempre presente come scarico per l’uscita dalla difesa. Si fa trovare al momento giusto al posto giusto al minuto 88 e la decide. Theo, una domanda, ma perché quando uno segna si deve togliere la maglietta??
KESSIE Voto 6,0: è pericoloso al minuto 15 ed al minuto 23 quando impegna Sepe. Si rivede nella sua veste migliore di attaccante aggiunto, con tutti i difetti noti in fase di finalizzazione. Cede il proscenio a Krunic al termine dell’autonomia.
BENNACER Voto 6,5: trottolino amoroso corre, recupera palloni all’infinito, rappresenta un costante riferimento per la manovra. Senza paura guida l’assalto al fortino Ducale.
BONAVENTURA Voto 6,5: anche oggi prestazione di livello. Al minuto 36 si inserisce pericolosamente su assist di Hernandez. Consueta sapienza nella gestione della palla, lucidità, entra nell’azione del gol impegnando Sepe dal limite. Totalmente recuperato, meno male. Gli è mancato solo il gol.
SUSO Voto 6,0: al minuto 20 va al tiro da fuori, poi lavora molti palloni ma senza essere più determinante come in passato. Nella ripresa si sposta in posizione più centrale per fare spazio alle discese di Conti e sfiora il palo al minuto 60. Va anche al tiro al minuto 83. Regge meglio il confronto anche sul piano puramente fisico sbagliando di meno, quasi nulla.
PIATEK Voto 5,0: va al tiro dal limite al minuto 7 e poi al minuto 24, di testa, non trova la porta sotto misura. Sembra correre come chi pesta l’uva. Nella ripresa cala ancora (casomai ve ne fosse bisogno) ed esce al minuto 63. È un rebus, purtroppo ancora insoluto.
CALHANOGLU Voto 6,5: pericoloso al minuto 1, al minuto 33 impegna Sepe, al minuto 55 va al tiro da lontano e al minuto 81 è ancora causa di pensieri per il portiere locale. Una presenza costante nella fase di attacco, fosse stato un po’ più preciso…
LEAO Voto 6: il ragazzo sembra aver capito la lezione. Entra in partita con il piglio giusto e ci rimane.
KRUNIC Voto 6: buon contributo, sulla scia della precedente partita casalinga.
PIOLI Voto 6,5: quando si affrontano due squadre senza una punta degna di chiamarsi tale, normalmente finisce a reti bianche, anche giocando tre giorni di seguito. Se oggi avessimo avuto noi una punta normale finiva tanto a poco per noi. Il Parma inesistente in fase offensiva stava per portare a casa un pari che sapeva di vittoria quando Hernandez ha fatto il centravanti che non abbiamo e l’ha messa nel sacco. Predominio pressoché totale, possesso palla percentualmente imbarazzante ma se non era per quel rimpallo, stavamo qui a morderci le dita. Vittoria meritata, certamente, ma il gol resta uno sconosciuto, circostanza oggi aggravata dalla imprecisione nel tiro da fuori. Se poi magari evitassimo di cercare di andare in porta con la palla sarebbe meglio. Comunque, avanti così.
Egidio
Sono nato all’epoca delle Olimpiadi di Roma, nella vita non faccio lo scrittore, né il giornalista, ma tutt’altra cosa che adesso non è utile descrivere né spiegare. Mi piace scrivere. Nel corso della mia vita, sin dall’epoca del liceo, credo di aver sviluppato una discreta capacità nel raccontare ed esprimere idee, concetti, ma soprattutto sentimenti e sensazioni. Tuttora, nella vita di tutti i giorni scrivo molto per lavoro. Sono innamorato del Milan dall’età di 8 anni e questo per merito di mio padre buon’anima, ahimè, volato in cielo pochi mesi prima della Stella del 10°. Mi firmerò con lo pseudonimo di Egidio. Come molti altri di voi, ho giocato a pallone (badate bene, “a pallone”, e non “a calcio”) a livello dilettantistico-amatoriale. Giocavo centravanti (adesso sarei “una prima punta”), la maglia rigorosamente era la numero 9 ed Egidio era il soprannome che i miei amici mi affibbiarono all’epoca dei fatti, ma vi assicuro che ho segnato più reti di quante ne abbia sbagliate lo Sciagurato. Ringrazio sin d’ora chi mi leggerà, chi mi apprezzerà, chi no, ma soprattutto chi, con educazione, mi contesterà : il peggior disprezzo è l’indifferenza. Ricordate che il Milan si discute, ma si ama. Ed io lo amo.
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