Pazzini e Montolivo, due storie a confronto
Due storie diverse tra loro di due giocatori accomunati dalla maglia e da una forte amicizia che va oltre l’ambito sportivo. Le storie di Pazzini e Montolivo raccolgono in sé la storia di questo Milan di inizio stagione, che procede tra alti e bassi, pieno di problemi ma composto da un gruppo vero, che riesce ad affrontare le difficoltà col lavoro. Domenica contro l’Udinese hanno fatto il loro ingresso in campo i due amici, e non a caso entrambi sono stati accolti col boato di tutto lo stadio. Non si tratta di campioni assoluti alla Messi o Ronaldo, ma sono ragazzi che hanno sempre lottato per questi colori e meritano di essere trattati da veri campioni. Il capitano dopo una brutta annata col Milan era pronto a disputare il mondiale, quell’occasione che si ha una (al massimo pochissime) volte nella vita. Peccato che nell’ultima amichevole prima di partire per il Brasile, a Londra contro l’Eire, Riccardo subisce una frattura della tibia: rientro in 6/7 mesi. Mazzate del genere potrebbero stendere un branco di elefanti, ma lui in silenzio, con il conforto di famiglia, società e tifosi, pensa solo a lavorare e a ritornare il prima possibile, mentre il centrocampo del Milan è costantemente messo sotto accusa dai media per la scarsa qualità e per la mancanza di un regista valido. A inizio dicembre eccolo pronto a ricalcare i campi di calcio e a riprendere in mano le redini della squadra.
Mentre il nostro capitano tribolava per i suoi problemi fisici, Galliani portava a termine l’operazione Torres: praticamente un regalo del Chelsea. Molti dubbi attorniano il ragazzo: tornerà il campione che era o si può ormai definire un ex giocatore? Le sue prestazioni ci lasciano propendere pian piano per la seconda ipotesi: 1 solo gol finora. Il gioco risulta più brillante con Menez falso nueve e in pratica sono loro a contendersi la maglia. Pazzini continua a stare in panchina, pochi minuti nelle gambe e nessuna maglia da titolare. Eccolo contro l’Udinese che lotta come un leone e sfiora anche il gol. Siamo tutti sicuri che riuscirà in poco tempo a riprendersi il posto che gli spetta: quello di attaccante goleador. Riccardo e Giampaolo, simboli di un Milan operaio, che lotta per guadagnarsi ciò che gli spetta: la Sud e tutti noi tifosi vi saremo sempre riconoscenti.
Lascia un commento