Il doppio binario del mercato rossonero
Qualsiasi cosa si potesse obiettare a Galliani quest’anno, di certo non gli si può imputare che il mercato rossonero non sia attivo. Tra i clamorosi fallimenti di giugno targati Kondogbia e Jackson Martinez, e i colpi di Bacca, Bertolacci, Luiz Adriano e Josè Mauri, il mercato continua inesorabilmente ad andare avanti. Qualche altro ottimo calciatore arriverà di sicuro.
Abbiamo sentito nelle ultime ore la possibilità che ci lasci definitivamente il marocchino Mastour, in direzione Parigi: inutile dire che la capitale francese per noi rossoneri rappresenta al momento solo e soltanto il nostro amato svedesone. Automatico quindi associare l’affare per Hachim (valutato 5 milioni circa) a quello per Ibrahimovic, ormai al tramonto della sua brillante carriera (ma pur sempre Ibra…). Inevitabile che si creasse una spaccatura nel mondo rossonero. Quelli che: è il miglior giovane che abbiamo, una follia (s)venderlo per riportare Ibra, che al massimo durerebbe un altro paio d’anni. E quelli che: Zlatan cambierebbe in modo definitivo il volto di questa squadra, finalmente potremmo competere con la Juve, chi ci dice che Mastour diventi effettivamente un campione?
Fortuna che il calcio non è matematica: nessuno potrà mai rispondere con certezza a quest’ultima domanda, e anche tra qualche anno chi ha avuto torto tra le due parti potrà sempre obiettare qualcosa. Ricordiamoci di Cristante: una follia vendere uno dei migliori prospetti italiani in mediana; già, ma al Benfica non gioca quasi mai; sì ma… Potremmo continuare all’infinito.
L’unica certezza è che la strategia di mercato portata avanti finora dalla società sta vertendo su questi binari: ragazzi con un brillante futuro (Josè Mauri, Bertolacci) e giocatori già affermati (Bacca, Luiz Adriano).
Nessuno al momento può dirci se vendere Mastour si potrebbe rivelare un affare o uno dei tanti errori commessi da Galliani negli ultimi anni, e nessuno potrà dirci se il ritorno di Ibra potrebbe coincidere con il ritorno di un Milan vincente. Fortuna che a prendersi le colpe sarà sempre la società, mentre noi tifosi saremo sempre qui a discutere da grandi esperti senza ammettere mai di aver sbagliato qualche valutazione…
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