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Josè Mauri: malleabilità, costanza e dribbling

DiJulian S.

Lug 6, 2015 #Josè Mauri
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josemauriOggi è il giorno di Josè Mauri, giovane classe ’96 argentino naturalizzato italiano, secondo rinforzo a centrocampo per Mihajlovic, dopo l’arrivo di Bertolacci dalla Roma. Arriva dal Parma (fallito e costretto a ripartire dai dilettanti), con grandi aspettative e con tanta voglia di mettere in mostra le sue qualità. Starà proprio a lui, con il lavoro, la serietà e la dedizione convincere il mister, in maniera da rivelarsi valida alternativa ai vari Bertolacci, Poli, Montolivo.

Andiamo a conoscerlo meglio.

Mauri inizia la sua carriera calcistica con la Primavera del Parma a soli 16 anni. Roberto Donadoni nota la crescita esponenziale del giovane e decide di premiarlo, regalandogli la possibilità di aggregarsi con la prima squadra. L’esordio di Josè con il club ducale risale alla sfida in Coppa Italia, vinta dal Parma contro il Varese; per l’esordio in Serie A bisognerà aspettare la sfida con l’Udinese il 26 gennaio 2014. E’ proprio in quello spezzone di stagione rimanente che il giocatore esplode definitivamente, collezionando 15 presenze di cui 14 da titolare con all’attivo ben 1171 minuti giocati. Con i suoi soli 170 cm di altezza, risulta evidente la sua scarsa dote all’elevazione in area di rigore, ma tra le sue qualità migliori sicuramente ritroviamo l’agilità, la destrezza e l’elasticità nei movimenti. La coordinazione impeccabile consente al giocatore di farsi valere per tutti i 90 minuti del match, dimostrando un’ottima fase offensiva e talento anche nella fase difensiva con grande facilità di copertura della palla. Giovane dalle mille sorprese, Mauri utilizza sia il piede destro che il sinistro, è un buon tiratore e tra le sue innate doti ritroviamo la facilità e la precisione nei lanci lunghi ai compagni. Proprio la sua bassa statura e la sua maestria nei movimenti, gli hanno permesso di farsi conoscere per quello che è oggi. Un fattore impressionante risulta essere il suo forte agonismo: non si arrende mai, non molla mai, è un gladiatore, sia che la sua squadra stia vincendo sia che stia perdendo. Starà a mister Mihajlovic decidere dove posizionarlo, sapendo già che il giovane viene schierato prevalentemente come mezzala destra, e toccherà soprattutto a lui andare a migliorare e plasmare le doti tecnico/tattiche del giocatore, dotato di ampli margini di miglioramento. Oggetto del mercato 2015, il passaggio di Josè al Milan è praticamente fatto; il giovane andrà a firmare un quadriennale, purché le visite mediche vadano a buon fine.

Aspettiamo con ansia il suo esordio con la casacca rossonera, consapevoli che questo sia l’anno della rinascita per il Milan.

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