Milan-Lecce 2-0, tabellino e pagelle rossonere

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MILAN (4-2-3-1): Maignan; Kalulu, Thiaw (14′ st Kjaer), Tomori, Hernandez; Krunic, Tonali (14′ st Bennacer); Messias (14′ st Saelemaekers), Diaz (33′ st De Ketelaere), Leao (34′ st Origi); Rebic. In panchina: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Touré, Gabbia, Florenzi, Adli, Bakayoko, Vranckx, Ibrahimovic. All.: Pioli 6.5.

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey (34′ st Romagnoli), Baschirotto, Umtiti, Gallo; Blin (30′ st Gonzalez ), Hjulmand, Oudin; Banda (34′ st Maleh), Ceesay (21′ st Voelkerling), Di Francesco (20′ st Strefezza). In panchina: Bleve, Askildsen, Tuia, Helgason, Ceccaroni, Brancolini, Cassandro, Pezzella. All.: Baroni.

Arbitro: Chiffi.
Marcatori: 40′ p.t. Leao; 30′ s.t. Leao.

***

le pagelle del Milan:

Maignan 6 Spettatore tranquillo.

Kalulu 6 Pochi rischi, qualche sortita offensiva e molta concentrazione.

Thiaw 6- Sessanta minuti più che discreti, peccato per il cartellino.

Tomori 6,5 Molto bene, sempre lucido e deciso.

Theo 6,5 Costante proiezione offensiva, per poco non guadagna un rigore.

Tonali 6,5 Suo l’assist per Leao e qualche altro bel suggerimento per Rebic & company. Bene.

Krunic 6 Un liscio pericoloso e una discreta quantità di palloni recuperati e smistati con ordine.

Messias 5,5 Prestazione un pò opaca, a dire il vero.

Diaz 6+ Ci prova intorno al 70′; si muove molto come di consueto, stavolta con meno qualità, ma la quantità è più che sufficiente.

Leao 8 Finalmente fa gol anche di testa, poi raddoppia alla sua incontenibile maniera, ormai un marchio di fabbrica.

Rebic 5 Corpo estraneo, poca voglia e ancor di meno qualità.

Bennacer 6,5 Ottimo ingresso in campo, fa da efficace barriera a metà campo.

Saelaemakers 6 Senza infamia e senza lode, qualche tentativo di dribbling così così.

Kjaer 6 Per lui ordinaria amministrazione.

De Ketelaere e Origi S.V.

Pioli 6 Si sarà accorto anche lui che non è annata nè per Rebic nè per Origi. Forse De Ketelaere meriterebbe dieci minuti in più, ad esser pignoli, e forse dovrebbe dire agli altri di tenerlo maggiormente in considerazione quando entra, passandogli la palla.

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