Una vergogna che voi chiamate Milan
Ennesima figuraccia, ennesima imbarcata di gol. Come al solito siamo qui a commentare un surrogato di squadra che fa da sparring partner per la festa degli avversari. Una squadra appassita, lenta, senz’anima che va in gol solo per una casuale azione personale di Taarabt, unica nota lieta nel disastro generale. Come ormai affermiamo da tempo, la mediocrità generale non consente di supportare il 4-2-3-1, e questo Seedorf pare non voglia capirlo in nessun modo. Continuiamo a non capire come faccia Robinho a trovare un posto da titolare ogni domenica, continuiamo a non capire dove Galliani (che esperienza nel calcio ne ha da vendere) trovi il coraggio di affermare che Emanuelson sia il nuovo Serginho, continuiamo a non capire perché gente come Poli o Saponara siano finiti nel dimenticatoio: dato il fatto che non abbiamo più obiettivi sensibili da raggiungere per quest’anno (l’Europa League mette troppa tristezza, vero Galliani?) sarebbe il caso di provare tutti gli elementi a disposizione. Un ultimo appunto. Dopo aver avuto la grande fortuna di vedere in azione capitani del calibro di Baresi o Maldini (e perché no Ambrosini) ci vergogniamo nel modo più assoluto ora vedere quella fascia sul braccio di Mexes, che in tempi migliori nemmeno poteva sognare di giocare nel Milan. Un’ennesima coltellata alla schiena per noi tifosi, soprattutto per coloro i quali compiono tanti sacrifici per seguire (a Milano e in trasferta) quella che voi società e allenatore definite una squadra. Per noi solo un’allegra e simpatica combriccola che ha l’unico obiettivo di far divertire l’avversario di turno.
Nonostante il freddo e questa squadraccia, la redazione di Tempi Rossoneri era stoicamente presente al San Paolo!
Il riscaldamento dei rossoneri.
Entrata in campo.
Tifosi rossoneri e giocatori dopo il gol di Taarabt.
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