Coppa Italia, Toro battuto ai rigori, le pagelle del Milan

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milangrey

TATARUSANU Voto 6,5: tocca la prima palla al minuto 11 e non sappiamo ancora se sarà un bene o un male. Visto lo sviluppo della partita, a posteriori possiamo dire che è stato un segnale premonitore. Lui para al minuto 25 (su Zaza), al minuto 37 (su Gojak) e al minuto 92 su Belotti. Mette la firma sulla vittoria parando il rigore di Rincon.

KALULU Voto 7,0: va al cross al minuto 9 e al minuto 19 va in pressing sul portiere avversario e quasi ne approfitta. Si propone molto e con buona lena in fase offensiva per poi riposizionarsi tranquillamente al centro della difesa ma sempre senza perdere in efficacia. Ringhia e marca ed è un ottimo ultimo uomo. Continua la serie delle belle prestazioni, non è più una sorpresa.

MUSACCHIO Voto 6,0: probabilmente al passo d’addio. Per essere assente di lungo corso regge un’ora poi ammaina bandiera.

ROMAGNOLI Voto 6,0: l’assenza di Kjaer (forse?) lo responsabilizza ed è generalmente più attento (molto su Zaza) a non concedere all’avversario il suo pezzo-non-forte. Valeri lo penalizza magari un po’ troppo negli interventi. Una buona idea in area avversaria al minuto 33 non riscuote il successo che meriterebbe. Nella propria area da segnalare una chiusura efficace al minuto 64. Dotato di ottimo senso della posizione e conseguente intelligenza tattica, rende meglio difendendo di reparto, ma guai a lasciarlo solo.

DALOT Voto 6,0: si conferma buon jolly difensivo su entrambe le fasce sebbene non emerga per qualità delle giocate. Per caratteristiche fisico-atletiche non essendo uno “scattista” ha buon gioco nel restare piuttosto guardingo. Entra nell’azione del doppio palo al minuto 57 e poi va al tiro al minuto 117. Sembra uno cui poter fare affidamento in ogni occasione.

CALABRIA Voto 7,0: altra bella prestazione in un ruolo “giovanile”. Forse ci sta prendendo gusto ma sembra muoversi con più efficacia. Corre, marca e poi si smarca, cercando per assuefazione di più la fascia destra. Va al tiro al minuto 27. Entra nel doppio palo del minuto 57 e poi centra lui il palo un minuto dopo. Anche stasera dopo aver fatto il suo esce preservato come una reliquia.

TONALI Voto 6,0: in generale, tutte queste critiche sinceramente non le comprendo. Da mezzo morto a titolare nel giro di 48 ore, Sandro corre molto e martella di più (forse liberato dalla presenza del dominante Presidente si trova meglio?). Cresce alla distanza per chilometri percorsi ed intensità.

CASTILLEJO Voto 5,0: serata scialba, molto fumo, poco arrosto e nemmeno da asporto, visto l’orario.

DIAZ Voto 6,0: mobilità e vivacità a profusione, sembra tarantolato. Inizia centrale e poi passa sull’out destro. Non prende un voto migliore per l’occasione bruciata al minuto 86.

LEAO Voto 6,0: parte a sinistra poi vien riposizionato al centro dove (ohibò!) appare più vispo e pericoloso. Va al tiro al minuto 47 e la minuto 49 ha una grande occasione ma tira sull’uscente fratello del Sergente Savic (il laziale). È ancora insidioso al minuto 54.

IBRAHIMOVIC Voto 6,0: inizia piuttosto in ombra, cercando il riscaldamento muscolare. Accortosi però che dopo tutto questo tempo la squadra ha imparato a fare a meno di lui (in pratica, il branco di mocciosi non se lo fila di pezzo…) si sveglia dal torpore e comincia a girare per il campo con il piglio del padrone delle ferriere tornato dalle vacanze. Tira alto al minuto 30 (su azione dubbia, peraltro). Dopo aver messo minuti nelle gambe esce all’intervallo.

PIOLI Voto 6,5: altra curva pericolosa evitata, a similitudine di quella di Rio Ave. Il gruppo, al netto della mancanza degli automatismi necessari a far funzionare una squadra, dimostra condizione ed entusiasmo in quantità industriale. Tutti corrono, si aiutano, partecipano. La partita era tosta ed insidiosa perché dopo sabato il Torino era visto come vittima sacrificale. Conferme importanti (Calabria centrocampista, Kalulu nel doppio ruolo, la crescita di Tonali). Ancora tre pali nella stessa azione. La vittoria poteva arrivare prima e anche stavolta la contestazione della stampa di regime sarà feroce perché ci sono voluti ben cinque rigori (probabilmente inesistenti) sui quali il VAR non è nemmeno intervenuto. Uno scandalo.

HAUGE Voto 5,0: il giovanotto venuto dai ghiacci prosegue nel momento non felice. Temo che stia soffrendo il cambio di calendario stagionale, in Norvegia adesso stanno (forse) facendo la preparazione pre-campionato, lui invece senza essersi riposato un giorno tira la carretta. Forza giovanotto, passerà a nuttata.

CALHANOGLU Voto 6,5: ormai giocatore e leader vero, entra e conferisce vivacità ed imprevedibilità alla manovra. Va al tiro al minuto 48, al minuto 75 e al minuto 99. Poi, siccome quando il gioco si fa duro i duri cominciamo a giocare, segna il rigore decisivo.

THEO HERNANDEZ Voto 6,0: entra a partita iniziata sia nel giro delle sostituzioni sia per cercare lo strappo vincente. Va al tiro al minuto 89 e a quello 95.

KESSIE Voto 6,5: entra a va a comandare. Va al tiro al minuto 78 e poi timbra l’ennesimo rigore della stagione.

OLZER S.V.: il settore giovanile ritorna a fornire elementi per la prima squadra. Potrebbe giocare meglio una palla al limite dell’area invece si fa ingolosire perché vorrebbe essere l’eroe della serata, ma è all’esordio e gli si può perdonare.

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