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Il paese di mister Bee e il paese di mister B

DiNils

Mag 2, 2015 #Berlusconi
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bee-berluscIl Milan di Berlusconi ha vinto cinque coppe dei campioni in meno di 30 anni, diventando un fenomeno sociale di grandissimo impatto in Italia e nel resto del mondo, tanto da arrivare a far sognare ragazzini thailandesi come Bee Teacheubol, che ai tempi del Milan di Sacchi aveva poco più di 15 anni. Per certi aspetti, potremmo dire che il paese di mister Bee assomiglia al paese di mister B, a partire dal dato puramente demografico, che ci dice che i thailandesi sono poco più di 60 milioni. Ma se guardiamo bene le cose, latitudine e storia di questi paesi sono così diversi da impedire altre facili analogie, che non siano quelle banalmente legate ai tesori naturali e ai problemi, che ad entrambi i paesi di certo non mancano.

La Thailandia, che molti chiamano il paese dei sorrisi, è una terra eccezionalmente ricca di bellezze paesaggistiche quanto di ferite politiche e problematiche sociali. Gli ultimi decenni sono permeati da decine di attentati, disordini e scontri, atti di corruzione e sospetti brogli elettorali. Nella primavera 2010 l’esercito represse delle contestazioni di piazza causando quasi 100 morti. Roba da far sparire ogni tipo di sorriso. Da un anno la Thailandia è governata da una autoproclamata giunta militare arrivata al potere in seguito a un colpo di stato nei confronti di un governo eletto dal popolo. Al comando l’ex generale dell’esercito Prayuth Chan-ocha.

Come possiamo definire la Thailandia di oggi? Un paese fortemente instabile, dove gli episodi di estrema violenza non sono rari: poche settimane fa un’autobomba è esplosa in un centro commerciale dell’isola meridionale di Samui, provocando sei feriti. Non è stata la prima. Da oltre 10 anni la Thailandia è colpita da decine di misteriose esplosioni i cui autori sono tuttora sconosciuti. I giornalisti vengono arrestati sempre più frequentemente, come sempre più spesso vengono chiusi giornali ed emittenti radio non in linea con le idee di chi comanda.

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