Juventus e nulla più
Ora anche De Laurentiis può mettersi l’anima in pace: senza alcun colpo di scena cinematografico, pure quest’anno il suo Napoli non vincerà niente. Idem per la Fiorentina, annichilita dal Siviglia sia all’andata che al ritorno. Le due italiane arrivate fino alle semifinali di Europa League escono dalla competizione con le ossa rotte, e l’unica itaiana rimasta in corsa per un trofeo europeo è così l’inossidabile Juventus, capace di andare a Berlino con scalo a Madrid, dove senza timori riverenziali è riuscita a sconfiggere il Real di Ancelotti, ex tecnico proprio dei bianconeri. Strani incroci di panchine in questa Champions League, i bianconeri sono arrivati in fondo alla competizione sotto la guida di quel Max Allegri cacciato via dal Milan quasi a furor di popolo. Incroci che evidenziano un concetto se vogliamo banale: indipendentemente dall’allenatore che hai, con i giusti uomini si può mirare in alto, con i brocchi ti devi accontentare di un piazzamento mediocre.
Malgrado qualcuno, come noi, si sia certamente annoiato di sapere già in ottobre che il campionato di calcio sarà vinto dalla Juventus, in Italia non c’è altra squadra degna di poter avere nobili ambizioni internazionali. Volete che possa farlo l’Inter di Thohir? O la Roma di Garcia che ha perso pure contro di noi? Di Napoli e Fiorentina abbiamo già detto.
Ma premiamo il tasto più basso dell’ascensore e torniamo giù ad occuparci dei tristi fatti che ci riguardano. Non potendo più aspirare ad alcuna vittoria di prestigio che non sia il trofeo Berlusconi, noi tifosi del Milan dobbiamo accontentarci di seguire il flusso interminabile di notizie frammentarie riguardo i possibili compratori del club: pare ci sia ora una terza cordata pronta ad assicurare importanti investimenti economici, ma non è ancora possibile sapere il nome del soggetto in questione, sappiamo solo che è capace di assumere le più imprevedibili sembianze a seconda delle occasioni, può diventare infatti un temperamatite di plastica oppure trasformarsi nella spugna per lavare la macchina o ancora in una mozzarella (di bufala, ovviamente).
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