Roma-Milan 2-1. Le pagelle degli erroristi rossoneri

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DONNARUMMA Voto 7,5: stavolta non ci sono rigori da parare, ma lui fa lo stesso il suo mestiere. Minuto 36 su Zaniolo, minuto 41 (miracoloso) su Pastore, minuto 81 ancora su Zaniolo. Proprio nella stagione del suo rilancio, altri affondano.

CONTI Voto 4,5: sembra iniziare bene, presentando il nuovo schema “palla a me che la lancio”. Poi si addormenta, inspiegabilmente, commettendo errori di palleggio inaspettati e inaccettabili. Dissi in epoca non sospetta che non gli piace difendere. Esce per disperazione.

MUSACCHIO Voto 5,5: litiga con Dzeko e rischia l’incolumità personale. Si immola sul gol del raddoppio senza successo.

ROMAGNOLI Voto 6: poco o nulla dalla sua parte. Molto guardingo, si sgancia solo nel finale.

HERNANDEZ Voto 7,5: altra prestazione di sostanza, condita da un bel gol, al minuto 54, con inserimento da punta vera. Novello Goldrake si lancia sulla fascia con alabarda spaziale e lame rotanti. Cala (e ti credo…) alla distanza.

KESSIE Voto 5: contende a Conti l’Oscar di “errorista” della serata, prima girovagando per l’area palla al piede alla ricerca di qualcuno che gliela tolga, poi perdendo la sfera mentre la squadra era tutta nella trequarti avversaria per tentare l’assalto del pari. Non ce la fa, resta secondo pur perdendosi Dzeko sul primo gol.

BIGLIA Voto 5,5: anche lui sale sul podio delle castronerie calcistiche di serata, buon terzo. Stavolta Pioli ci risparmia l’agonia finale togliendolo anzitempo.

PAQUETA’ Voto 5,5: ad un certo punto va in crisi di fiato. Sino ad allora si era alternato sulla trequarti con Calhanoglu per puntare la porta. Arriva d’un soffio in anticipo sul filtrante di Kessie al minuto 15 e il VAR lo punisce.

SUSO Voto 4,5: perché continui a restare in campo è un mistero. Forse è in possesso di notizie, carte, fatti personali, misteri che noi non immaginiamo nemmeno e vitali per il Mondo intero? Che sia il 3°segreto di Fatima? Siamo passati da “date la palla a Suso e s’abbracciamo” a “date la palla a Suso che la perdiamo”. Non ne azzecca una. Tira al minuto 33 dopo aver telefonato a Pau Lopez. Il nulla cosmico avanza.

LEAO Voto 5,5: inizia bene ed è insidioso al minuto 11, poi si affloscia progressivamente agitandosi molto ma con poco costrutto. Finisce con un colpo di tacco sulla trequarti avulso da ogni idea di gioco. Alla sua età ci stanno certe altalene.

CALHANOGLU Voto 7,0: anche stasera sugli scudi. Va al tiro ai minuti 5, 27, 87 e 92. Presenza costante a supporto della manovra offensiva, corre e si muove lungo tutto il fronte dell’attacco mancando solo di timbrare il cartellino per poco. Appare ritrovato mentre altri scompaiono.

PIATEK Voto 6: a meno del passaggio a Calhanoglu del minuto 87 torna quello pre-Lecce.

CALABRIA Voto 4,5: entra per uno che stava sbagliando e si adegua all’andazzo regalando la palla del 2 a 1 con un errore marchiano.

BENNACER S.V.: giocando spezzoni di partita ed in condizioni di difficoltà quando potrà mostrare cosa vale?

PIOLI Voto 6,0: Sono magnanimo, stavolta. Continua nella sua dimostrazione di eterna gratitudine facendo copia e incolla della formazione della settimana scorsa e sebbene Conti e Biglia facciano di tutto per fargli cambiare idea le nobili alternative sedute in panchina non lo ripagano. Temiamo che gli abbiano mostrato filmati taroccati di Maradona con la maglia numero 7 del Milan, altrimenti la presenza in campo di Suso non si spiega. In aggiunta, la fascia destra appare sempre più un problema, perché chiunque mette fa figure barbine mettendo in mostra errori da matita rossa che meriterebbero settimane di palleggio contro un muro nel giardino di casa. E adesso sotto con un’altra settimana all’insegna del “dobbiamo lavorare sodo”, “dobbiamo impegnarci di più” ed altre amenità del genere.

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