C’è un aggressore e un aggredito

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Sì, c’è un aggressore e un aggredito. E Pioli è l’uomo giusto su cui puntare il dito. È il colpevole perfetto. Ha pure il cognome di cinque lettere, come Putin. Non si può tollerare più. E l’aggressore sei tu. Tu che non puoi proprio perdonare uno che schiera Dest terzino contro la Lazio di Sarri. Uno che si ostina a mettere Messias. Uno che si rifiuta totalmente di considerare la vocazione artistica di Adli dando maggiore spazio a quel bidone di De Ketelaere.

Uno che quando va bene, concede a Vranckx solo qualche minuto nel finale. Uno che ignora completamente Gabbia, abusando della mansuetudine e del buon cuore del giovane difensore rossonero. Uno che umilia Thiaw lasciandolo perennemente in panchina. Uno che non va mai oltre il 4-2-3-1.

Uno che non sa valorizzare i giovani, fa giocare due vicecampioni del mondo stracotti, non chiede mai un acquisto, uno che non fa mai la voce grossa nei confronti della dirigenza, uno che spera di poter cambiare il corso di una partita facendo entrare Origi.

In realtà di motivi ce ne sarebbero mille. #PioliOut e così sia.

Ma tu che problemi hai esattamente? A guardare le cose con un minimo di distacco, fra calendario complicato e umore autocomplicato, dire che il Milan secondo/terzo in classifica in campionato sia in crisi non è nemmeno propriamente esatto.

Una vera crisi dovrebbe perlomeno presupporre una posizione di classifica brutta. Questo ancora non è accaduto. Certo potrebbe accadere a breve: il sesto posto è ad appena due punti più sotto. Ma perché fasciarsi la testa in anticipo?

La cosidetta crisi, a ben vedere, è più un brutto filotto di risultati recenti che altro. Sfumati due obiettivi secondari/terziari quali possono essere considerate Coppa Italia e Supercoppa Italiana, restano comunque il campionato e la Champions League, dove i rossoneri sono ancora in corsa. E dove nessuno pretende che si debba vincere la coppa. Già arrivare ai quarti di finale sarebbe un segnale positivo, dimostrare che il Milan è tornato fra le migliori otto d’Europa non sarebbe poco considerando come si era messi appena qualche anno fa. Una eventuale semifinale, sarebbe decisamente un surplus insperato.

E allora raffredda un attimo il tuo sangue, fatti una camomilla. La stagione non è ancora finita e che tu abbia perso la pazienza non è per forza sintomo che andrà tutto male.

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