Da Ibra a Dani Alves ecco tutti i possibili colpi di mercato rossoneri

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SPM_9da842ba-6907-4951-9b5b-ad9eea1339a4Dopo due anni disastrosi, riecco finalmente l’entusiasmo nel cuore dei tifosi rossoneri. Giugno 2015 rimarrà nella storia del Milan sia per la cessione delle quote societarie a Mr. Bee sia per la svolta tecnica: accantonato per il momento il famoso “Milan ai milanisti”, ecco Mihajlovic con il suo staff. Silurati Inzaghi e soprattutto Tassotti dopo 30 anni circa di onorata attività rossonera. Dopo tutti questi scossoni ora è lecito sperare nella nascita di una grande squadra, che riesca a tornare competitiva in Italia e in Europa. Ecco che qui entra in scena la Doyen, fondo di investimento che accompagnerà il Milan in questa sessione di mercato. Qualcosa di buono quindi ne uscirà, ma vediamo reparto per reparto cosa potrebbe accadere alla squadra.

Difesa – I nomi grossi quest’anno non circolano solo per l’attacco. In primis Dani Alves, in uscita dal Barcellona. Il colpaccio sarebbe a parametro zero, ma l’ingaggio sembra fuori dalla portata dei rossoneri, soprattutto data l’età (32) del brasiliano. I nomi venuti fuori invece nelle ultime ore sono quelli di Godin dell’Atletico Madrid e di Hummels del Borussia Dortmund: affari quasi impossibili, ma di questi tempi tutto è possibile. Intanto Mihajlovic avrebbe chiesto Romagnoli, ottimo prospetto ma di proprietà della Roma: difficile convincere Sabatini a cederlo.

Sul fronte uscite, in stand-by Rami, in cattivi rapporti con Inzaghi ma con il serbo in panchina è tutto da vedere. A quanto pare il francese sarebbe tutt’altro che scontento di tornare in patria, destinazione Lione. Da definire le situazioni di Zapata (il Genoa su di lui, nell’affare potrebbe rientrare Kucka) e Mexes, il cui rinnovo è sempre in bilico.

Centrocampo – Da tempo si parla di Bertolacci e Baselli. Il mediano in uscita dal Genoa gradirebbe la destinazione Milan, ma la Roma, detentrice di metà cartellino, non vuole cedere. Le cose sembrano essere più semplici per l’atalantino: Galliani a gennaio strappò una sorta di “opzione morale” sul ragazzo che potrebbe concretizzarsi in qualsiasi momento. Un nome interessante è quello di Soriano, uno dei pupilli che porterebbe con sè Mihajlovic, anche se i “grossi nomi” sono: Kondogbia del Monaco, il cui valore si aggira sui 15 milioni, e Witsel, in uscita dallo Zenit, su cui c’è anche la Juve.   

In uscita, dopo Essien e Muntari, i casi sono quelli di De Jong e Van Ginkel. Sul primo si dovrebbe trattare un’ipotesi di rinnovo anche se, dati i cambiamenti di situazione, il Milan non si dispererebbe in caso di addio. Sul secondo sarà determinante la volontà del Chelsea: date le buone prestazioni nella seconda parte del campionato Galliani vorrebbe trattenerlo per un altro anno in prestito.

Attacco – Il nome sul quale al momento gira tutto il mercato milanista è quello di Ibrahimovic. Galliani ha presentato a Raiola un triennale da 6,5 milioni all’anno più eventuali bonus. Al Psg, a cui lo svedese è legato da un altro anno di contratto, andrebbero 15 milioni. Non è un mistero che a Ibra sia rimasto il Milan nel cuore, ma sarebbe disposto a dimezzarsi l’ingaggio per tornare? Altro nome caldo è quello di Eder, su cui c’è la concorrenza anche del Palermo: valutato 10 milioni circa, Mihajlovic potrebbe risultare comunque decisivo per la sua scelta. Si registra inoltre un interesse per Brahimi del Porto, anche se trattare con i portoghesi è sempre un’impresa disperata…

Attenzione alle cessioni: Menez potrebbe fare le valige, magari per tornare in Francia. Valutazione 15 milioni circa, un’ottima plusvalenza. Anche Honda non pare rientrare nei piani del nuovo tecnico, da monitorare la sua situazione. Complicata infine la posizione di Cerci: lui vorrebbe rimanere, il Milan non è poi così contento della sua presenza: possibile un clamoroso ritorno al Torino in cambio di Darmian?

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