La rivincita di Cristian Zapata
Focus su Cristian Zapata. Pur non essendo la sua attuale media voto particolarmente buona, circa 5,5 considerando i voti dei tre principali quotidiani sportivi, il minutaggio in campo è sensibilmente aumentato. Con la gestione Mihajlovic, Zapata ha già giocato 400 minuti, più di quanto finora abbiano giocato Bonaventura e Bacca. Facendo sempre ben valere le sue migliori doti: la velocità e il fisico. Il sudamericano l’altra sera si è permesso anche di firmare una delle 3 reti che hanno affondato l’Udinese, con un bello stacco di testa. “Sono contento per il risultato, il gol e per la prestazione della squadra. Mi sento in un momento grandioso per tutta la fiducia che mi sta dando il mister e per questo sono concentrato e veloce di testa. Spero di continuare su questa strada e regalare tante cose belle al Milan”.
Un inizio di stagione positivo per il gigante colombiano, protagonista di un buon Mondiale nell’estate 2014, quando la sua nazionale arrivò ai quarti di finale della competizione. Una platea che fece pensare a molti: “Ma perchè nel Milan non gioca quasi mai?”. Domanda che bisognerebbe rivolgere a Filippo Inzaghi, che durante la sua gestione, specie dopo l’infortunio patito in gennaio, gli diede poco spazio, tanto da fargli totalizzare appena una dozzina di apparizioni in tutto campionato. A giugno Zapata disse parole pesanti: “È stata un’annata difficile perché abbiamo avuto problemi con l’allenatore e questo clima si è riflesso in campo”. Roba passata, ormai. Adesso c’è un nuovo allenatore e Cristian ha la possibilità di disputare un’ottima annata, giocando con continuità. Sta a lui impegnarsi a continuare sulla strada intrapresa, oppure no.
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