Quei maledetti bravi ragazzi

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In un vecchio articolo dedicato a Giovanni Lodetti sottolineavamo l’importanza, nel calcio, del fattore umano –> il fattore emotivo, psicologico, è di primaria importanza nello sport come nella vita. Difatti le caratteristiche individuali di una persona determinano in molti casi il destino della stessa o quantomeno incidono in maniera notevole sullo sviluppo della vita dell’individuo. Questo è innegabile, non ci sono discussioni.

Ricordo le parole di Gennaro Gattuso a fine novembre 2018. L’ormai ex allenatore rossonero aveva detto, per la precisione, che nel gruppo rossonero “Ci sono bravi ragazzi, anzi forse troppo bravi.” Un mese prima sulla stessa lunghezza d’onda lo aveva anticipato Lucas Biglia: «Il nostro gruppo è composto da bravi ragazzi, forse troppo bravi». Parole praticamente identiche, che mi fanno immediatamente pensare a ragazzi come Josè Mauri, Bertolacci, Calhanoglu, Rodriguez, Musacchio, Halilovic.. che magari non sarebbero neanche malvagi come giocatori, se solo avessero un pò di cattiveria e decisione in più. Ci metto anche Suso fra questi, uno che il talento ce l’ha ma lo tiene congelato in freezer per chissà quale occasione.

Le parole di Gattuso e Biglia non credo fossero esattamente un complimento, si trattava piuttosto di una constatazione fatta con rammarico. Sì, il rammarico di non avere che bravi ragazzi, quando avrebbe fatto comodo anche qualche “bad boy”, qualcuno magari meno umile ma più deciso e intraprendente. Qualche Bakayoko in più, cioè qualcuno dotato di maggiore personalità, malizia e coraggio. Ciò che a mio avviso, non sembra mancare nei nuovi acquisti del Milan. Quelli di questa estate 2019: Bennacer, Krunic, Leao, Theo Hernandez, Duarte… A prima vista tutti ragazzi decisi, per nulla timidi, che sanno bene ciò che vogliono e che bene riescono a connettere la testa ai muscoli. 

In definitiva, ritengo che in questa campagna acquisti si stia ponendo una certa attenzione anche al profilo psicologico del giocatore, oltre che alle sue doti tecniche e alla sua funzionalità tattica. Naturalmente questa è solo un’impressione ancora non avvalorata dalle effettive prestazioni in campo. La verifica avremo modo di farla prossimamente.

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