Parma-Milan 1-3, le pagelle di Ibra e compagni

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DONNARUMMA Voto 7,0: nel primo tempo para facile al minuto 18, poi riflette a lungo sui buchi neri e sul nulla cosmico rappresentato dall’attacco del Parma. Nella ripresa si guadagna il voto col doppio paratoneal minuto 50 e al minuto 79 in presa bassa blocca un tiro di Grassi. Per ravvivare il pomeriggio finge di farsi male alla mano destra. Non ci crede nemmeno Pioli che usa tutte e cinque i cambi dopo che scopre Tatarusanu impegnato in tribuna a fare riti Voodoo.

KALULU Voto 6,5: arrivato a Milanello tra gli sberleffi e l’ironia diffusa dei laureati in calciomercatologìa applicata, il ragazzo dimostra ancora una volta di possedere doti non comuni di personalità nonché valori tecnici non indifferenti. Aggressivo e propositivo palla al piede (talvolta anche troppo), costringe D’Aversa a togliere Gervinho dal campo nella ripresa. Scatto bruciante, falcata felina, capacità di recupero, lotta senza paura sino a quando resta in campo. Lavorandoci su, il ragazzo si farà, anche se non ha le spalle strette.

TOMORI Voto 7,0: vince il primo duello al minuto 1 e il secondo duello 2 minuti dopo pressando altissimo, purissimo e levissimo sulla trequarti avversaria. Al minuto 10 trasvola palla al piede tanto da sembrare Hernandez che nel frattempo viene consolato da Kjaer. Se Kessie è il Presidente, lui è il Ministro della Difesa. Interventi uomo contro uomo degni di menzione al minuto 26, 56, 80 e 81. Quando un attaccante con il fucile incontra Tomori con la pistola per l’attaccante con il fucile non c’è scampo. Al minuto 71 di Parma – Milan del 10 aprile 2021, più o meno le 19 e 30, viene visto protestare (blandamente) per la prima volta da quando è in Italia. Segnatevelo, sarà una possibile domanda a “Chi vuol essere milionario”. E voi saprete rispondere.

KJAER Voto 6,5: Tomori fa la parte del poliziotto cattivo, lui di quello meno cattivo. Primo tempo da villeggiante. Nella ripresa soffre contro i due attaccanti centrali ma senza crollare mai.

THEO HERNANDEZ Voto 6,0: parte come al solito lentamente, non proprio precisissimo. Va al cross al minuto 35 eserve nello stretto per il raddoppio di Kessie. Forse ancora sotto l’effetto delle scorie nucleari dell’errore contro la Sampdoria.

KESSIE Voto 7,0: recuperato sotto l’aspetto atletico e mentale riecco il Nostro che conosciamo e che ci piace. Giostra a tutto campo, spesso si apre sul lato sinistro per favorire la costruzione del gioco. Da centravanti raffinato raddoppia sul passaggio di Theo appena dentro l’area al minuto 43 andando in doppia cifra.

BENNACER Voto 6+: certamente meglio che contro la Sampdoria cresce di ritmo ed intensità nella ripresa. Esce anzitempo sacrificato sull’altare dei centimetri e dei muscoli per via dell’inferiorità numerica.

SAELEMAEKERS Voto 6+: lotta, corre, recupera, dinamicamente sempre eccellente, fa funzionare al meglio la catena di destra coprendo quando Kalulu si accentra. Per limitarlo si beccano il giallo in due. Sembra più felice se ha licenza di muoversi liberamente anche in mezzo al campo. Anche lui esce anzitempo per fare posto al fisico necessario alla difesa dell’area.

CALHANOGLU Voto 6-: un po’ meglio ma non ancora meglio. Parte bene per poi afflosciarsi. Esce dopo aver corso molto. P.S.: sta storia del contratto la vogliamo chiudere o no?!

REBIC Voto 6,0: segna un gol straordinariamente bello al minuto 8, poi stranamente e altrettanto straordinariamente sembra come sparire dal campo. Si risveglia quando, dopo il rosso a Ibrahimovic, viene messo lì davanti da solo, che più solo di lui c’è un ciclista in fuga in una tappa di montagna al Tour de France. Lui suda e fatica come non aveva fatto sino a quel momento, poi, ovviamente esce.

IBRAHIMOVIC Voto 5,5: il voto è la media tra le giocate di fino che indirizzano la partita, il bel colpo di testa del minuto 37 e il rosso, certamente esagerato, ma gratuito, rimediato nella ripresa.

PIOLI Voto 7,0: squadra pimpante, riposata mentalmente, che ha potuto lavorare con tranquillità. Partita pressoché a senso unico, in totale controllo, trame veloci, netta superiorità tecnica e di atteggiamento, ravvivata solo dal “sordo del compare” di turno, e dalla espulsione di Ibrahimovic che scombina i piani e le sostituzioni all’Armonizzatore che deve rintuzzare l’assalto all’arma bianca del Parma che sembra la Norvegia tanto sono alti. I cambi sostanzialmente funzionano, il Parma è cotto a puntino, tre punti e tutti a casa. Il traguardo è dietro l’angolo.

MEITE’ Voto 5,0: brutto impatto, due palloni persi malamente e un giallo regalato.

DALOT Voto 7,0: entra che siamo sotto di un uomo e viene piazzato a fare il quinto a destra. Ha un ottimo impatto sulla partita recuperando tre palloni nel 1 vs 1. Sull’ultimo fa la cosa più bella della stagione nel momento più delicato, piazzando 60 metri di corsa da un’area all’altra e servendo Leao per il K.O. finale. Non credo rimarrà a fine stagione ma l’individuazione del suo vero valore tecnico resterà per sempre un mistero pari solo a quello che avvolge, dopo 38 anni, la scomparsa di Emanuela Orlandi. Sarà un fantastico soggetto per telefilm e fiction del genere thriller: “CHI ERA VERAMENTE DIOGO DALOT?”

KRUNIC Voto 6,0: messo lì nel mezzo come un Oriali qualsiasi, si spaccia per mediano a insaputa anche di Pioli guadagnando punizioni persino dove non ci sono.

GABBIA Voto 6,0: in area piovono palloni che Dio li manda e lui sgomita e si agita per disturbare in ogni modo gli spilungoni locali.

LEAO Voto 6,0: le palle alte non sono il suo forte. Lui è efficace negli spazi aperti, nelle grandi e desolate praterie cui appartiene la metà campo del Parma proteso alla ricerca del pari nel recupero. Si avventa sull’assiste di Dalot e batte Sepe.

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