Tra crisi e ultimi scampoli di mercato: il Milan torna a vedere nero
Il pomeriggio rossonero di ieri non ci ha certo regalato belle sorprese, anzi. Il Milan, in tutti i sensi, ha lasciato la Dacia Arena con le ossa rotte: tre punti importanti persi in chiave Europa, gli infortuni a De Sciglio e Bonaventura (si valuteranno nelle prossime ore, ma non lasciano presagire nulla di buono), un errore arbitrale che lascia l’amaro in bocca nonostante i motivi della sconfitta siano ben altri.
Crisi – Senza ombra di dubbio possiamo parlare ora di crisi vera e propria. Sul lato dei risultati i dati parlano chiaro: solo cinque punti conquistati nelle ultime sei giornate, frutto di due pareggi (contro Torino e Atalanta), una sola vittoria (contro il Cagliari) e tre sconfitte, contro Roma, Napoli e, appunto, Udinese. Ancora più preoccupante però il gioco offerto dalla squadra: se nei big match contro Roma e Napoli, i ragazzi di Montella avevano offerto buone prestazioni, la trasferta di Udine ha consegnato una preoccupante involuzione sul versante gioco e grinta, due punti forti della squadra fino a dicembre.
Mercato – Evidenti le lacune di cui soffre la squadra. Locatelli sta attraversando un normalissimo periodo di calo, considerando anche la sua età e la sua esperienza in Serie A, e al momento non c’è nessuno di veramente affidabile a cui consegnare le chiavi della mediana. In attacco era chiaro che Suso e Bonaventura non sarebbero potuti andare a mille per tutto l’anno, mentre Bacca appare sempre più un corpo estraneo. Il mercato invernale ha portato a Milanello gli esterni Deulofeu (buon acquisto, ma gli servirà tempo per incidere) e Ocampos: serviranno per cambiare rotta? Ci crediamo poco. Nelle ultime ore è anche emerso il nome di Veloso per il centrocampo, difficile però che arrivi qualcun altro. La seconda parte di campionato si prevede di lacrime e sangue…
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