Qualità, sfortuna e benzina finita: i motivi della crisi
Quarta sconfitta consecutiva per il Milan (tra campionato e Coppa Italia) e una sola vittoria nelle ultime sette partite: i risultati ci parlano di una crisi che ha colpito la squadra dalla trasferta di Roma in poi. L’obiettivo stagionale non è ancora compromesso, quello di lottare con le unghie e con i denti per un posto in Europa, ma tocca invertire la rotta al più presto.
Pochezza – Nella prima parte di campionato Montella e i suoi ragazzi ci hanno fatto davvero sognare, e qualcuno cominciava già a pregustare il podio. Naturalmente era tutto un miraggio: è chiaro che la qualità generale della rosa non ci consente di fare voli pindarici: arrivare in Europa League sarà un ottimo traguardo. La mediana vista ieri, ad esempio, poco ha a che fare con la tradizione di questi colori.
Benzina – Fino a Doha i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano, ma di certo non è possibile viaggiare in quinta per tutto l’arco del campionato. Emblematica la situazione di Suso: fino ad oggi il Milan non ha avuto in rosa un suo sostituto (Honda ormai è un corpo estraneo), ed ora lo spagnolo vive un momento di normalissimo calo fisiologico. Speriamo nella freschezza dei nuovi acquisti Ocampos e Deulofeu.
Sfortuna – Il momento di crisi è inevitabilmente acuito dalla componente sfortuna: in un momento delicato abbiamo perso per tutta la stagione il miglior elemento della rosa, Bonaventura, e anche sul fronte difesa le cose non sembrano andare per il meglio. Come se non bastasse, ieri con Deulofeu ecco l’ottavo legno stagionale, mentre sul versante arbitri non è che le cose vadano meglio (eclatante il gol di De Paul ad Udine).
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