Il 18 maggio primo Cda della new governance: ecco gli argomenti in ballo
Arrivate ad aprile finalmente le firme per il closing, la testa e il cuore di tutti i tifosi rossoneri sono rivolti alla prossima estate, quando la nuova società dovrebbe attuare un mercato di primo piano, dopo anni di austerity. Prima però di scendere in campo con un largo budget il passo importante sarà un altro, per nulla trascurabile.
Il primo passo – Stiamo parlando della prima assemblea dei soci della nuova governance del Milan, indetta giovedì 18 maggio in prima convocazione e venerdì 19 in seconda. E il primo Cda della nuova epoca post berlusconiana non sarà importante solo per questioni per così dire “storiche”. Innanzitutto cambieranno le tempistiche di bilancio: se prima il Milan era legato a doppia mandata a Fininvest, per cui il bilancio del club rispettava l’anno solare, ora si seguirà invece la stagione sportiva, quindi la chiusura dell’esercizio verrà stabilita al 30 giugno. In secondo luogo verranno ufficializzati anche i due bond di Elliott, uno da 73 milioni destinato alle banche creditrici, uno da 55 per la gestione del club.
Aumento di capitale – Infine, e forse questo è il punto più importante, il nuovo Cda ratificherà l’aumento di capitale che servirà a coprire il buco creato fino al 31 dicembre 2016. Verrà quindi stanziata una somma di 60 milioni, a cui potrebbero aggiungersi, in caso di necessità, altri 60. Tale somma però, come detto finalizzata alla copertura dei pesanti debiti accumulati, non andrà ad incidere sugli investimenti per il mercato estivo, i quali saranno attuati con i 150 milioni già stanziati dal piano di Yonghong Li.
Lascia un commento