Soddisfatti, ma c’è molto ancora su cui lavorare
Prima doppietta di Kalinic in rossonero e terza vittoria in campionato dopo la tremenda batosta della scorsa settimana a Roma. Piano piano qualcosa si é iniziato ad intravedere. Ad esempio rispetto alla sfida con il Cagliari, la squadra ha reagito bene dopo il gol subito, diciamo che la risposta é stata immediata. Forse Montella ha capito finalmente quale è lo schema di gioco da adottare e che può meglio valorizzare le qualità dei singoli. Vedere in panchina giocatori come Montolivo, Cutrone e Borini ci fa capire come le gerarchie siano cambiate. Un fine settimana, quello appena trascorso, che ci ha lasciato l’amaro in bocca a causa dell’infortunio di Conti (rientro il suo previsto per febbraio 2018).
Sulla partita di ieri: Suso in quella posizione non si trova a suo agio: insicuro, non pare neanche in grado di andare a cercarsi la palla. Certo che cambiare modulo da un giorno all’altro non è semplice, sicuramente ci vorrà del tempo prima che le dinamiche di gioco diventino fluide e ben rodate. Forse però, il giocatore che potrebbe risentire piú di questo passaggio è proprio lo spagnolo.
Anche Bonaventura non sembra aver assorbito al meglio la nuova impostazione di gioco: magari tale problema è dovuto alla scarsa condizione fisica, sembrerebbe abbastanza prematuro incolpare il nuovo modulo. Di sicuro Calhanoglu, in questo ultimo periodo, sembra aver trovato la sua forma migliore e lo abbiamo visto sia in Coppa che ieri appena entrato in campo.
Su Kalinic: nella sua prima gara da titolare segna due gol; è ovunque, torna, cerca l’uno-due, si crea i suoi spazi, un giocatore certamente dinamico e in continuo movimento. Gioca per la squadra e si vede. Per quanto riguarda la retroguardia, ci sono ancora molti punti interrogativi. Bonucci non pare aver raggiunto ancora la sua condizione migliore, Romagnoli la solita buona gara ad eccezione del clamoroso abbaglio che porta l’Udinese a pareggiare. Nulla da dire su Musacchio, per il momento il nuovo acquisto sembrerebbe avere idee chiare.
In mediana Biglia è stato il migliore: l’argentino smista palloni di prima con una tale facilità da far rimanere a bocca aperta. Kessie invece il solito lottatore, sempre pronto a mordere e a spaccare la manovra avversaria.
Mercoledì si torna già in campo contro la Spal, domenica prossima con la Sampdoria, poi l’Europa League e il big match con la Roma: superato questo filotto di partite potremo certamente fare mente locale e capire a cosa potrá puntare questa squadra. La corsa al quarto posto, valido per il pass per la prossima Champion’s League, non sarà semplice da raggiungere tenendo conto che le prime davanti corrono molto e schiacciano le avversarie a suon di gol.
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