Doppio Kessie e Cagliari battuto. Vediamo nel dettaglio la prestazione dei singoli
Donnarumma 6+: non vede partire il fendente di Barella e questo gli costa mezzo voto. Si rifà su Farias di piede al minuto 28 e poi al minuto 75 in mischia.
Calabria 5,5: concede a Barella il destro del vantaggio posizionando male il corpo, il resto lo fa l’amico Gigio. Cerca di rifarsi spingendo l’attacco ed entra nell’azione del raddoppio di Kessie.
Bonucci 6+: sbroglia due mischioni sotto porta (minuto 29 e minuto 56), lancia lungo spesso e volentieri. Attento in copertura, soffre se chiamato a correre in campo aperto.
Romagnoli 6+: ritrova la bestia nera Pavoloso dalla braccia sempre larghe (ricordate Genoa-Milan, stagione 2015-16?). Lui lotta duramente e senza paura e nel finale sfodera un tacco che in confronto quello di Madjer in Porto-Bayern finale di Coppa Campioni 1987 è il nulla.
Rodriguez 5,5: non comincia affatto male e sembra più incisivo nel fondamentale del cross. Talvolta si incarta lottando contro la linea laterale, rischia il rosso che poi conquista meritatamente.
Kessie 7,5: ecco finalmente il giocatore ammirato nella passata stagione. Corre, contrasta, imposta, va alla conclusione. Onnipresente. Al minuto 23 Cragno vola per deviare un suo tiro dopo azione veloce palla a terra, al minuto 35 pareggia su penalty, al minuto 41 serve un assist al bacio non sfruttato da Kalinic e poi un minuto dopo raddoppia. Diffidato, vedremo con chi sconterà la qualifica. Intanto domenica con la Lazio ci sarà.
Biglia 6+: maneggia meno palloni rispetto alla normalità. Cerca di non fare bigliate e stavolta ci riesce. Copre e difende e guadagna la parità numerica causando l’espulsione di Barella e nel finale conquista un’altra punizione fondamentale che spezza il ritmo dell’attacco cagliaritano. Sembra rinfrancato.
Bonaventura 7: al minuto 28 è pericoloso in area a seguito di un’azione alla mano stile rugby. Lavora palloni su palloni, prende falli a iosa. Razionale, gioca ovunque e al minuto 52, praticamente da fermo, impegna Cragno in una parata sensazionale.
Suso 6: pronti via e un suo cross sembra destinato sulla fronte di Kalinic. Appena può si accentra per metterla nel mezzo. Meno appariscente di altre volte, corre in avanti ed anche indietro.
Kalinic 6,5: funge come al solito da terminale offensivo, ma stavolta si fa sentire nell’area piccola dove ai difensori locali si alza la pressione arteriosa. Non riesce a concretizzare due situazioni alla Pippo Inzaghi, però conquista il penalty del pari. Al minuto 41 è troppo molle su un assist al bacio di Kessie e un minuto dopo difende la palla e serve l’africano che la mette nel sacco. Meglio di altre volte, più concreto ed utile alla squadra.
Calhanoglu 6: corre e si sacrifica in un ruolo non suo. Tampona e si propone sputando sangue.
Locatelli 6: entra per fare legna, mette il piedone in qualche contrasto decisivo.
Abate 6: fa il suo ingresso in campo nel momento peggiore. Da capitano di lungo corso non perde la testa.
Borini s.v.: atto di presenza nel finale ma con la consapevolezza della situazione contingente. Non fa da spettatore, insomma.
Gattuso 6,5: forse qualcosa comincia a girare. Per la prima volta andiamo sotto e ribaltiamo il risultato. In svantaggio (immeritato) non perdiamo mai la testa ed i giocatori sembrano aver ritrovato la voglia di divertirsi giocando. Rino nella sua dichiarata ignoranza evidentemente sta lavorando in profondità. Il ritorno da due settimane di vacanza non è stato traumatico, la condizione appare in crescendo. La corsa migliora, non si fanno cose trascendentali ma si gioca semplice, intanto. Stessimo tornando una squadra? I nove undicesimi titolari sembrano chiari, c’è ancora un mese prima della ripresa delle competizioni europee, momento in cui ci sarà da iniziare a gestire il doppio impegno. Ma per il momento va bene così.
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