Mercato Milan: preso Paquetá , ma non chiamatelo Kaká
Lucas Tolentino Coelho de Lima Paquetá questo il nome del nuovo acquisto rossonero targato Leonardo. Nella giornata di mercoledì il giocatore brasiliano avrebbe sostenuto le visite mediche a Barra da Tijuca, quartiere di Rio De Janeiro, alla presenza di alcuni emissari dello staff medico milanista. Il fantasista mancino col vizio del gol era attenzionato già da tempo dai più importanti club europei, ivi compreso il Paris Saint Germain.
I buoni rapporti tra il ds Leonardo e gli intermediari che operano tra Italia e Brasile hanno agevolato la trattativa, in modo da anticipare sul tempo la concorrenza: il Milan si è garantito (per gennaio) le prestazioni del brasiliano classe 1997 per una cifra che oscilla attorno ai 35 milioni di euro + bonus, nonostante sul calciatore vi fosse una clausola rescissoria di ben 50 milioni. L’ufficialità da parte delle società dovrebbe arrivare a breve termine.
La notizia rilanciata da Globoesporte in Brasile è stata confermata dalle principali fonti sportive italiane. Paquetá, per gli amici “il mago”, è attualmente in forza al Flamengo, con cui ha messo a segno 9 gol in 24 presenze: un bottino discreto seppure non eclatante per un centrocampista dispensato da compiti strettamente difensivi. Dotato di un mancino educato e funambolico, Lucas è particolarmente abile nel giocare in spazi stretti, mantenendo con facilità il controllo della palla, spesso utilizzando la suola del piede. Un paio di aspetti su cui deve migliorare sono il possesso con spalle alla porta e l’utilizzo del piede opposto, quello destro. Ottimo tempismo per quel che riguarda le palle alte, così come ha mostrato con la rete messa a segno nel match in cui il Flamengo ha battuto il Corinthians per 3-0.
In patria alcuni lo definiscono l’erede di Kaká, altra “vecchia” scoperta di Leonardo: a onor del vero Paquetá è un’atleta ben differente dal buon Ricky. Quest’ultimo, essenzialmente destro, amava giocare in progressione più che nello stretto ed aveva nella protezione della palla, anche da fermo, una delle sue caratteristiche essenziali, grazie alla forza fisica e alla brillantezza atletica. Era invece meno determinante nello stretto e nel dribbling secco, una caratteristica sulla quale il mago sembra avere qualche margine di miglioramento.
Aspetto comune tra i due calciatori è piuttosto il fatto di saper giocare efficacemente anche a due tocchi e di prima, dialogando a breve distanza oppure in profondità con i rispettivi compagni di reparto. A gennaio 2019 i tifosi rossoneri potranno vedere coi propri occhi il talento carioca, nella speranza che il mago, passando dal rubo-negro al rosso-nero, possa ripercorrere il cammino stellare intrapreso in passato da Ricardo Kaká e Thiago Silva…
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