Perchè in Italia la violenza vince sempre?
Semplicemente perchè è troppo capillarmente diffusa, così tanto da essere ormai praticamente inestirpabile. Nelle famiglie, negli stadi, nelle aule scolastiche, per strada, in politica, insomma ovunque. Per molti, come Genny la Carogna, è l’unico mezzo di comunicazione e di affermazione sociale.
Gli episodi di violenza negli stadi sono ovviamente solo la punta dell’iceberg di un problema sociale che dipende da tanti fattori e che si infiamma e si ravviva di continuo in un’epoca in cui regnano modelli di vita ultracompetitivi e nichilismo. Dopo decenni di volgarità televisiva, permissivismo in ambito scolastico, educativo ed espressivo, ora possiamo solo farci un freddo bagno di amarezza. Come ha detto Ciro Ferrara a Porta a Porta, c’è poco da sorridere se guardiamo al nostro presente e se pensiamo al nostro futuro. Facile quanto perfettamente inutile dire ”mai più” violenze. L’ex allenatore della Juventus è stato chiaro: “Ventinove anni fa debuttavo in Serie A e questo “mai più” l’ho sentito troppe volte. Ho la sensazione che si debbano fare ancora fare tanti passi per debellare questo male dal calcio italiano. Poche settimane fa sono stato a Londra per vedere Chelsea-PSG. Accanto a me c’era un tifoso del PSG che si è alzato ed ha urlato, sono arrivati degli steward che l’hanno invitato a sedersi e a non urlare”.
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