Auguri vecchio caro Milan!
A volte ci siamo arrabbiati, abbiamo pianto, urlato come bestie dal nervosismo o per la gioia, abbiamo litigato con chi ha avuto la sfortuna di stare al nostro fianco, che sia il distinto quanto odioso sconosciuto dello stadio o l’amico professore davanti alla tv che pretende di conoscere la soluzione di tutti i mali. Alcuni hanno anche speso un mucchio di soldi per te (soprattutto per chi è del Sud…) per poi tornare a casa da eroi o con la coda tra le gambe. Grazie a te ci sentiamo illogicamente e magicamente parte di una stessa famiglia, come conoscessimo da anni staff e calciatori, persone che in realtà forse non conosceremo mai nella nostra vita. Il tifo è proprio per questo l’espressione massima dell’irrazionale, del misterioso, di un qualcosa che solo chi è pienamente dentro può capire. Il tifo è innamoramento, un miscuglio di sentimenti allo stato puro che solo per quei colori si possono provare. Ed è ancora più magico tifare per te, nostro unico, grande amore. Semplicemente perché in ogni istante della nostra vita potremo essere orgogliosi di dire di essere rossoneri, anche ora, che stiamo attraversando uno dei peggiori periodi degli ultimi trent’anni. Fa nulla. Il passato è sempre lì a ruggire, un passato che nessuno può eguagliare, nemmeno chi si fregia di uno stadio di proprietà come bolgia inespugnabile ma poi diventa piccola piccola con le grandi, le vere grandi. Noi le abbiamo battute quelle grandi, e mica una sola volta. Il nostro amore verso di te è talmente forte e costante che oggi rimane comunque un giorno come un altro, non serve certo una ricorrenza per ricordarci cosa proviamo per te. Tu sei nelle notizie del mattino lette davanti al latte caldo, sei negli articoli che scriviamo o che leggiamo, sei nel Televideo serale e nella tuta che si indossa all’ora di pranzo. Sei nel poster di fronte al letto o nell’orologio gigante sull’altra parete. Tu ci sei sempre. Tanti auguri vecchio caro Milan!
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