Suso e Josè Mauri, perchè non credere in loro?
Nella pentola rossonera c’è un gran bollore, a pochi giorni dall’inizio del campionato (e che inizio: l’avversario della prima giornata è la Fiorentina). Un bollore forse esagerato, che potrebbe far evaporare troppo in fretta giovani nomi di grandi speranze, nell’illusione che un grande ritorno (Ibrahimovic) possa esser sufficiente a far tornare il Milan non solo competitivo, ma addirittura al vertice della serie A.
Sogni forse sconsiderati, se solo pensiamo alle ultime mediocrissime stagioni dei rossoneri. L’entusiasmo e l’ottimismo, comunque, a bocce ferme come sempre non mancano. C’è un’innegabile grande attesa nei confronti dei giovani Ely, Calabria e Bertolacci ed altrettanta attesa nei confronti dei nuovi attaccanti Bacca e Luiz Adriano. E poi? C’è anche il 19enne Josè Mauri, di cui però si parla in controtendenza, a proposito dell’eventualità di piazzarlo altrove, in prestito. Il ragazzo sembra già essere accantonato da Mihajlovic, come se non ci sia neanche tempo per fargli giocare qualche partita ufficiale, tempo che invece c’è stato in abbondanza per gente come Van Ginkel, per citare uno dei non troppo fortunati protagonisti della scorsa stagione. Jose Mauri potrebbe anche rientrare nell’operazione che dovrebbe portare Soriano in rossonero, per cui non è difficile prospettare, per il suo futuro, un prestito alla Sampdoria. Chi scrive pensa che ciò sarebbe sbagliato, una mossa di questo tipo, anche se si trattasse di un prestito, ricorderebbe un pò la cessione di Cristante al Benfica: rinunciare a un giovane dal futuro brillante significa rinunciare a costruire una squadra giovane e vincente.
In una situazione simile si trova anche lo spagnolo Suso, arrivato in gennaio dal Liverpool e già candidato alla partenza, malgrado qualche prestazione tutt’altro che da buttare. Ma perchè tagliare i giovani con la scusa di fargli fare esperienza altrove? Diamogli invece spazio, crediamo piuttosto nelle loro qualità.
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