Maiorino chi? Cinque domande che poniamo a Galliani…
L’ennesima umiliazione contro il Napoli al San Siro e lo scialbo pari col Toro ci mettono di fronte numeri impietosi, peggiori della gestione Inzaghi. L’incubo in cui siamo piombati ormai dura da anni e al momento non c’è traccia della classica luce alla fine del tunnel. A questo punto è evidente che le colpe, chiare ed inequivocabili, sono da imputare tutte ad una dirigenza ormai allo sbando: la stessa che ci ha portati in cima al mondo e che in quattro anni ci ha trasformati in una provinciale senza molte cose da chiedere al campionato. Poniamo allora una serie di domande al caro Galliani, retoriche, che non avranno mai una risposta, certo, ma che simboleggiano la stanchezza e la rabbia di noi tifosi, i veri sconfitti da anni di gestione scellerata.
- Com’è possibile spendere 90 milioni in estate per poi ritrovarsi tra le mani una squadra mediocre, senza capo né coda, piena di gravi carenze (ad esempio un trequartista, un regista al di fuori del non eccezionale Montolivo, interni di qualità, almeno un centrale difensivo di qualità)?
- Com’è possibile rimanere ciechi dinanzi tali carenze, molte delle quali non sono sorte precisamente ieri? Se esse sono visibili agli occhi di noi completamente inesperti, figuriamoci agli addetti ai lavori…
- Perché allora prendere in giro i tifosi per l’ennesimo anno, prendere in giro chi fa veramente sacrifici per un biglietto o un abbonamento, con i soliti ridicoli proclami di Champions e perché no… Scudetto? Non tenere conto della mediocrità della squadra a disposizione del tecnico significa essere incompetenti o in malafede: in entrambi i casi le dimissioni sarebbero l’unica strada.
- Aver bocciato l’ipotesi Sarri per poi tentare la carta Ancelotti e infine ripiegare su Mihajlovic, tre tecnici completamente differenti per modi di intendere il calcio, significa solo una cosa: mancanza assoluta di idee chiare da mettere in atto. Perché non esiste più un barlume di progettualità che vada oltre l’acquisto dell’ultimo minuto che possa placare la folla?
- Perché siamo l’unica società che deve agire senza un vero ds dopo l’assurda esclusione di Braida (cosa per cui altri dovrebbero rispondere al suo posto)? Che mansioni ha tale Rocco Maiorino, oltre ad essere l’uomo che le porta il caffè e la valigia?
Come detto, a tali domande non avremo risposte, ma forse non servirebbero nemmeno: l’unica cosa da fare è attendere che la bufera passi e sperare di rivedere il Milan fare il Milan. Evidente che ciò succederà con un’altra dirigenza e fra qualche anno, quando finalmente determinati personaggi decideranno per le dimissioni, l’unica cosa saggia da fare in questi momenti.
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