Un mercato senza infamia e senza lode
Trarre un bilancio di questo mercato invernale del Milan è davvero difficile. Di fatto i rossoneri non si sono mossi in entrata se non con il tesseramento di Boateng, oramai rimasto senza squadra dopo la fine dell’esperienza allo Schalke 04. Qualcosa è invece stato fatto in uscita prestando Suso al Genoa (sperando possa maturare e fare esperienza sulle orme di quanto fatto lo scorso anno da Niang), cedendo Cerci sempre al Grifone, rescindendo con De Jong pronto a firmare per i LA Galaxy. Diretto verso gli Usa sembra essere anche Nocerino conteso tra DC United (la squadra a stelle e strisce di Thohir) e Orlando City di Kaka. Anche Luiz Adriano è stato vicinissimo alla cessione allo Jiangsu poi, per un contratto non corrispondente alle promesse fatte dai cinesi al giocatore brasiliano, non se ne è fatto più nulla. Il mercato cinese rimane aperto per tutto il mese di febbraio, quindi non sono da escludere ulteriori colpi di scena. Con il rientro di Balotelli e Menez c’è sempre meno spazio nell’attacco rossonero ed una possibile plusvalenza potrebbe far decidere ai rossoneri di privarsi dell’attaccante. Anche Diego Lopez è stato accostato a diverse squadre ma ad oggi il portiere è ancora un giocatore rossonero. La cessione è comunque rimandata a questa estate visto che lo spagnolo non ha alcuna intenzione di essere il secondo di Donnarumma.
Come valutiamo questo mercato “semi-immobilista” del Diavolo? Secondo alcuni il Milan ha operato male, mentre secondo altri questa sessione è stata gestita con oculatezza. Ma cerchiamo di analizzarlo con razionalità prendendo in considerazione tutti gli elementi. Galliani si è privato di elementi che non rientravano più nei piani di Mihajlovic come Nocerino e De Jong, ha chiuso la pessima esperienza di Cerci in rossonero, una parentesi incominciata male e proseguita peggio, ed ha permesso a Suso di andare in una squadra per avere più spazio. Con Luiz Adriano si sarebbe fatta (o si farà) una plusvalenza nel giro di pochi mesi per un attaccante che non è affatto male, ma non è nemmeno quel giocatore capace di far fare il salto di qualità. Tutto questo garantisce un notevole risparmio per quanto riguarda il monte ingaggi. Purtroppo però il solo arrivo di Boateng non permette al Milan di alzare la propria asticella qualitativa. Certo, piuttosto che spendere a caso buttando via milioni e milioni di euro per giocatori non all’altezza (come fatto spesso negli ultimi anni), è meglio essere rimasti così. E’ anche vero che molti si aspettavano un unico vero rinforzo, possibilmente a centrocampo, capace di portare qualità a questa rosa. Questa aspettativa è stata tradita e non è arrivato il colpo last minute stile Galliani.
Con un’espressione di dantesca memoria, possiamo concludere definendo questo mercato rossonero “senza infamia e senza lode”. Tutto è però da verificare e siamo proprio curiosi di vedere se questa scelta sarà premiante oppure no. Perciò da Dante a Manzoni, che dice: “Ai posteri l’ardua sentenza”.
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