A volte anche i miracoli accadono
Sin da piccoli ci hanno insegnato che la speranza è davvero l’ultima a morire. Solo a questo dovrà pensare chi sarà attaccato alla Tv, ad una radiolina, o chi cercherà di collegarsi ad Internet per tenersi aggiornato, o per i tanti (circa mille) che seguiranno i nostri ragazzi al Calderon. La storia, la vita di tutti i giorni e anche il calcio stesso ci hanno insegnato che a volte il cuore, la grinta e la voglia di combattere hanno la meglio su chi è più forte, su chi è semplicemente superiore.
I dati e le statistiche ci condannano già prima di giocarcela: solo una volta, nel 1955, il Milan ha rimontato una sconfitta in casa, e nelle ultime 16 partite europee in casa l’Atletico ha trionfato 15 volte. Gli spagnoli lottano per la vittoria della Liga tenendo testa a Real e Barca, noi siamo protagonisti di un campionato anonimo, forse il peggiore dell’epopea Berlusconi.
Ci hanno insegnato che i sogni a volte si avverano, e una vittoria stasera sarebbe davvero un sogno, un miracolo che potrebbe cambiare le sorti di un’annata terribile, condita da moltissime delusioni e rari momenti di entusiasmo. Saremo i deboli contro i forti, Davide contro Golia, il marinaio che da solo cerca di combattere una tempesta in alto mare. Saremo coloro i quali cercano di cambiare il naturale corso degli eventi, spezzare la normalità e giungere ad un incredibile ed autentico miracolo.
Forse torneremo a casa con le ossa rotte, ma chi ci impedisce di provarci e lottare? La speranza è l’ultima a morire, e noi dovremo davvero essere gli ultimi a morire!
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