Afa, affari e affetti
Probabilmente ricorderemo questa prima parte di agosto più per le torride e insopportabili ondate di calore che per altro. Non so voi, ma io mi sveglio di notte sudato e non penso certo al calciomercato, a Kalinic o Aubameyang. Mi interessa solo raggiungere il frigorifero, l’acqua, il sollievo. Del resto il Milan ha già fatto i fuochi d’artificio nei mesi scorsi, con la ciliegina sulla torta della vittoria per 4-0 sul Bayern Monaco in amichevole (l’altra ciliegina arriverà verso ferragosto o poco dopo, quando verrà reso noto il nuovo attaccante rossonero). In mezzo il piacevole intermezzo di Cracovia, ops.. Craiova prima e San Siro poi, con la festa degli oltre 60.000 tifosi del Milan riuniti per brindare alla rinascita.
Per il resto adesso prevale l’attesa, le trattative procedono piano, ci sono ancora giocatori da sistemare (altrove), per i quali si aspetta solo l’offerta giusta: Bacca pare destinato a Siviglia o Marsiglia, Paletta e Niang forse a Torino o comunque in Italia, il rinnovo di Suso pare ormai cosa fatta (e si tratta di un grande colpo per il Milan). Sistemate le questioni affettive Donnarumma e, appunto, Suso, altri amori del passato sembrano voler tornare alla ribalta, sebbene gli anni siano inesorabilmente trascorsi, portando in dono problemi fisici da non sottovalutare. Non si sa quanto utile e realmente interessante possa essere un eventuale ritorno di Ibrahimovic in rossonero. Forse, come spesso accade nella vita, non c’è più la stessa passione in quell’incrocio di sguardi. Forse adesso è troppo tardi.
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