Alla caccia della balena bianca
De Niro avrebbe definito la settimana appena terminata di chiacchiere e distintivo, piena di se, ma forse, vedremo, è lui o non è lui.
Ancora non si dipana la matassa degli intrecci geo-politico-finanziari intorno alla vendita delle quote del Milan S.p.A. e c’è chi sussurra che di mezzo ci siano anche le elezioni Regionali.
Sembra che la due-date adesso sia il 31 maggio. Sino ad allora sentiremo tutto e il contrario di tutto.
Nel mare magno delle illazioni, il Capitano Pippo Akab, al timone della sua nave, cerca di inseguire la balena bianca che assume le forme della qualificazione in Europa League.
Sulla sua strada deve affrontare la ciurma del Comandante Sinisa, un gruppo di pirati di varia etnìa, rotti a tutte le esperienze e terrore dei mari del campionato, un manipolo di senza paura disposti tutto per un bottino, un tozzo di pane, un piatto di fagioli e del rhum.
Ruvidi lottatori passati indenni attraverso le battaglie di una stagione da protagonisti.
Pippo Akab non cambia equipaggio, pardon, squadra, rispetto alla settimana scorsa, infatti Jack e Van Ginkel hanno recuperato. Alla Samp manca Regini, in attacco schierano l’artiglieria pesante Eder-Okaka-Eto’o. Attenti anche al gatto Soriano.
Mentre la televisione ci dà l’ennesima conferma che Ferrero non è normale, si comincia.
Palleggio da destra a sinistra, avanti di fino, sembriamo reattivi. Tre falli consecutivi sui nostri giocatori. Mexes marca Okaka ma ribatte anche su Eder sgusciato via. E’ evidente che cerchiamo di non sprecare palloni, restiamo molto accorti. Loro vengono avanti, due volte angolo. Entrambe le squadre giocano sotto ritmo. Per loro, Eto’o tira e Diego Lopez para. Per noi, due volate di Cerci senza esito. Destro, bella finta al limite, ma Menez è troppo arretrato per approfittare. Ancora Cerci-Destro-Abate in area: rimpallo, peccato. Doppio Van Ginkel: tiro da fuori.
Sull’altro fronte Eto’o si accentra e tira, palla di pochissimo al lato, sul tuffo di Diego Lopez. Ancora Cerci, ancora in area Menez viene rimpallato.
In evidenza nella Samp Eto’o che non è più devastante come una volta ma staziona sulla tre quarti e appena può tira.
Menez per sfuggire al pressing della Samp che ci costringe all’indietro, sembra Arsenio Lupin, sguscia accanto all’avversario per rubare palla e ripartire di scatto. Infatti va coast-to-coast, serve palla ad Abate che però tira alto di sinistro. E’ un buon periodo per noi: Jack-Menez-Cerci, angolo. Sull’azione susseguente, Antonelli al volo di sinistro. Poi Abate sul fondo, cross, Destro la mette di testa e para Viviano.
Cerci protagonista:
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prima, viene murato su break di Menez e Van Ginkel;
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poi, dà a Menez che di tacco cerca di liberare Jack che viene anticipato;
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infine, su azione insistita con Menez, Jack si libera al limite, tiro fuori.
Per la Samp, Okaka conquista un rimpallo sulla tre quarti, avanza e tira fuori.
Breve interruzione del gioco a causa dello spegnimento delle luci dello stadio che mandano in tilt anche il tabellone. Qualcuno spiega a Galliani che non siamo Milano e non a Marsiglia e per giunta siamo padroni di casa. Il Geometra si convince e non chiede la vittoria a tavolino.
Abate crossa debole e Viviano para senza difficoltà, mentre dall’altra parte Obiang tira, altissimo.
Ancora Cerci in evidenza :
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uno, crossa per Destro che non ci arriva di poco;
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due, tira fuori di sinistro;
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tre, classica azione con tiro a giro, para Viviano;
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quattro, in posizione fronte porta, tira alto. Quest’ultima era davvero ghiotta.
Intervallo. Potevamo essere in vantaggio, digiamolo. Peccato per le molte occasioni di Cerci che non è riuscito a trovare il varco giusto.
Ripresa ed è subito retro-errore di Paletta, Eder fugge e serve Okaka che non ci arriva. Menez lancia la Frecciarossa Antonelli, sul cross dalla linea di fondo Viviano respinge.
Ancora Paletta abbatte Eder al limite, punizione insidiosa e Diego Lopez respinge in angolo.
Ancora Menez, fa tutto da solo, semina il panico sull’out sinistro: angolo. La Samp sempre pericolosa in ripartenza veloce e razionale. Su una di queste, Eto’o ipnotizza la difesa e serve il gatto Soriano che, da felino di razza, all’altezza del dischetto beffa Diego Lopez. Siamo sotto e non lo meritiamo. Dobbiamo reagire, ma sembriamo anestetizzati. Esce Cerci, entra Suso che si piazza sulla destra. La partita cambia sotto l’aspetto psicologico, adesso la Samp è più sciolta e controlla bene la palla, noi abbiamo timore di scoprirci eccessivamente e contro la difesa chiusa fatichiamo.
Esce Soriano, entra Duncan. Premiamo, ma siamo statici, facciamo fatica, reazione sinora poca. Dall’altra parte Eto’o dirige i contrattacchi. Menez ci prova, viola sulla destra e palla al centro, confusione ma non riusciamo a piazzare la stoccata vincente. Esce Abate, riecco De Sciglio.
Menez viene martoriato di falli sotto gli occhi dell’arbitro Rocchi che deve avere dimenticato i cartellini nello spogliatoio.
Okaka fuori, dentro Muriel.
Menez dall’angolo Duncan ribatte sulla linea. Stavolta su cross di Jack, De Jong in area piazza la rovesciata, Duncan ci mette la cosciona e spiazza Viviano. Parità!
Fuori Destro che si scontra con un avversario e rimedia una bastonata sul ginocchio, dentro Pazzini.
Suso e De Sciglio tentano di sfondare a destra. Suso, in area per Pazzini, lungo.
La Samp dà l’impressione di essere in difficoltà sul piano atletico.
Menez fa tutto il campo in diagonale, palla a Suso che tira di sinistro a giro: palo, maledizione!
Ancora De Sciglio sul fondo, palla in area Pazzini di testa sul fondo.
Mexes ruba palla al limite, la dà a Suso, da questi a Menez, cross in area, ancora angolo.
Suso cerca di servire in area due volte di seguito, senza esito.
Samp sempre veloce in ripartenza. Su una di queste Muriel tira alto.
Ancora attacchi Menez-Suso e Pazzini-Menez, ma senza esito.
Ultima chance, Jack crossa, Mexes testa e fuori.
Commento: facciamo meglio se siamo attaccati, difesa e ripartenza, se dobbiamo impostare siamo troppo lenti e prevedibili, consentendo all’avversario di schierarsi e coprire ogni pertugio. Meglio il primo tempo del secondo, avremmo dovuto concretizzare e passare in vantaggio, ma Cerci non ha evidenziato la lucidità necessaria.
Poi, come spesso in passato, al primo intoppo ci siamo sfilacciati, soprattutto sotto l’aspetto emotivo. Menez non è stato decisivo come altre volte, anche se il solito scompiglio lo ha portato. Non ha tirato molto verso la porta. Io avrei messo Poli in mezzo al campo, per avanzare Jack sulla tre quarti e lasciare il francese più vicino alla porta.
Su Mihajlovic: se qualcuno pensa che possa essere lui l’uomo del destino, personalmente, dissento. La Samp è una buona squadra, organizzata ed equilibrata ma non mostra nulla di nuovo o stimolante sotto l’aspetto tattico. Mettete alla Samp la maglia del Milan e poi ditemi. Il nuovo che avanza? Che nuovo sarebbe?
Domenica, derby. In tono minore, ma sempre derby. A chi toccherà stavolta dopo Dante, Garibaldi, e il Capitano Akab?