Cagliari, arresti nell’azienda del presidente
Il Cagliari, come sappiamo dal calendario, sarà l’ultima avversaria del Milan in questo campionato. Una squadra, quella sarda, che naviga da tempo in acque tranquille, avendo conquistato agevolmente la salvezza grazie a un attacco più che discreto (51 gol segnati, il Milan ne ha segnati solo due in più) e pazienza se durante il torneo la difesa rossoblu ha fatto un pò acqua da tutte le parti, con ben 69 reti al passivo (solo Pescara e Palermo hanno fatto peggio).
Situazione dicevamo di tranquillità, ma solo dentro al rettangolo di gioco, perchè alcune vicende accadute nelle ultime ore hanno scombussolato l’ambiente del Cagliari, o per meglio dire la sua proprietà: sette persone legate all’azienda del presidente Giulini sono state infatti arrestate. Le accuse, piuttosto pesanti, sono di disastro ambientale e associazione a delinquere.
In particolare le ipotesi di reato riguardano il superamento dei livelli massimi delle emissioni inquinanti della Fluorsid (specializzata nella produzione di acido solforico e derivati dal fluoro), la mancata adozione di misure che riducessero il rischio di inquinamento, la contaminazione delle falde acquifere e finanche la mancata applicazione delle più elementari regole di sicurezza e ambientali. Queste ed altre accuse sono ovviamente tutte ancora da dimostrare nelle sedi opportune. Nel frattempo il presidente Giulini, a cui ancora niente è stato imputato, ha commentato così: “La mattina più difficile della mia vita professionale: sette persone, che considero la mia famiglia, in carcere. Meglio se avessero preso me”.
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